Aumentare la memoria? Nuovi scenari nella scienza
“Nature” - la più prestigiosa rivista di divulgazione scientifica - ha dedicato la copertina dell’ultimo numero a una scoperta dal sapore fantascientifico. I ricercatori del Mount Sinai di New York hanno dimostrato nel modello animale la capacità di una determinata molecola di aumentare la persistenza della memoria a lungo termine. Questa molecola si chiama Igf-2 ed è un ormone della crescita prodotto dal corpo umano. Sembra in grado di migliorare i meccanismi delle connessioni nel cervello, anche se i dettagli di questo funzionamento rimangono ancora da scoprire.
Mettendo da parte prospettive un po’ fantasiose di “pillole della memoria”, le ricerca in questo campo punta a trovare una soluzione per rallentare degenerazioni patologiche della memoria, come ad esempio il morbo di Alzheimer e altre malattie con deficit mnemonici. Dimenticare rimane comunque un’attività essenziale dell’organismo per “tenere pulito” il cervello e rendere possibile la sua funzionalità nella marea di input che riceviamo ogni giorno.