Angelini Pharma ottiene la certificazione “Best in Media Communication 2021”!

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  • Published: 27 mag 2022

Un altro grande successo per Angelini Pharma, che ha ottenuto la certificazione Best in Media Communication 2021 (BIC) a seguito di un percorso di audit realizzato da Eikon Strategic Consulting e volto a misurare in maniera scientifica e oggettiva i risultati della comunicazione aziendale.

L’azienda, infatti, si è distinta grazie al suo posizionamento reputazionale eccellente, al giudizio positivo dei giornalisti e alla capacità di comunicare in modo efficace tanto il suo essere attenta al benessere e alla sicurezza di cittadini e pazienti, quanto il suo essere dinamica, innovativa e attiva nello sviluppo e ricerca di farmaci sempre più efficaci.

 

I materiali oggetto di valutazione, in particolare, sono stati:

  • 61 articoli nazionali;
  • 19 articoli locali;
  • 15 comunicati stampa;
  • 300 news online;
  • 91 tra eventi e dichiarazioni;
  • materiali relativi alla gestione preventiva di una crisi;
  • 20 interviste a giornalisti;
  • i nostri canali social.

Aver ottenuto la certificazione BIC è per noi motivo di grande orgoglio, perché significa che stiamo lavorando bene e che il nostro impegno viene riconosciuto apprezzato anche all’esterno. In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, portare avanti una comunicazione efficace e di qualità è più importante che mai, soprattutto per un’azienda farmaceutica”. – afferma Daniela Poggio, Global Communications Executive Director di Angelini Pharma – “Riconoscimenti come questo ci motivano a fare sempre meglio, senza perdere quell’entusiasmo che ci anima e quel pizzico di creatività che ci consente di innovare anche in un settore regolamentato come quello del pharma. Per noi, comunicare significa prendersi cura delle persone”.

La certificazione BIC è nata da un’idea di Fortune Italia ed Eikon Strategic Consulting e consiste di un sistema integrato di misurazione di tre parametri:

  1. Reputation, ovvero il posizionamento reputazionale dell’azienda, misurato in base alla visibilità dei singoli articoli/passaggi e alla tipologia di canale tramite il quale vengono veicolati;
  2. Media Impact Assessment (MIA), ovvero l’efficacia del lavoro del team di comunicazione, che viene valutata analizzando l’impatto dei comunicati stampa, il peso delle interviste/dichiarazioni rilasciate, l’engagement nei social di proprietà e la gestione dei flussi di comunicazione in caso di crisi;
  3. Media Poll, ovvero la qualità delle relazioni instaurate con i media esterni e il livello di gradimento dei contenuti da parte di questi ultimi. Questo parametro viene misurato tramite somministrazione di una survey ai giornalisti del settore di appartenenza dell’azienda.

In un contesto in cui il posizionamento delle grandi aziende all’interno dell’ecosistema mediatico sta cambiando rapidamente, uno strumento come BIC assume un valore particolare: per le aziende stesse è infatti importante – nonché strategico – predisporre di un metodo che consenta loro di misurare, nella maniera più scientifica e puntuale possibile, l’impatto della propria comunicazione corporate.