Angelini ospita l’evento di Farmindustria "L'industria del farmaco: un patrimonio che l'Italia non può perdere"

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  • Published: 5 ott 2010

Il 2 ottobre scorso Angelini ha ospitato nella sede di Ancona la settima tappa del programma di eventi itineranti “Innovazione e Produzione di Valore. L’industria del farmaco: un patrimonio che l’Italia non può perdere”, realizzato dal 2012 da Farmindustria, l’Associazione che riunisce le imprese farmaceutiche che operano in Italia.

A fare gli onori di casa sono stati Maria Francesca Angelini, Presidente Angelini SpA, e Gianluigi M. Frozzi, Amministratore Delegato Area Farmaceutica Angelini. Hanno partecipato Massimo Scaccabarozzi, Presidente di Farmindustria, e rappresentanti del Governo e delle istituzioni locali, tra cui il Sindaco di Ancona Valeria Mancinelli. Insieme ad Angelini, una rappresentanza di Pfizer, l’altra azienda farmaceutica con una presenza importante nella Regione Marche. La tavola rotonda è stata moderata da Fabrizio Ferragni, vicedirettore del TG1. Obiettivo del roadshow di eventi promossi da Farmindustria è far emergere le eccellenze del farmaco, con focus sulla regione che di volta in volta ospita l’evento.

Parlando del panorama regionale, i numeri sottolineano come le imprese del farmaco costituiscano un valore assoluto per le Marche: gli addetti, diretti e nell’indotto, sono 2.800, di cui 1.400 negli stabilimenti di Ancona (Angelini) e Ascoli Piceno (Pfizer). Ad Ancona la produzione Angelini è destinata a 50 paesi del mondo, mentre ad Ascoli Piceno viene prodotto il 72% del totale dell’export manufatturiero. Sempre nelle Marche, l’export farmaceutico è cresciuto considerevolmente dal 2009 al 2014 passando dall’8% al 20% del totale manufatturiero. In questo scenario, Angelini rappresenta un esempio virtuoso: un’azienda italiana con una forte presenza all’estero, anche in mercati impegnativi quali quelli turco, russo e statunitense.

A livello nazionale, il Presidente di Farmindustria Scaccabarozzi ha definito il comparto farmaceutico come “un fiore all’occhiello del Made in Italy”: il settore ha registrato nell’ultimo anno un aumento della produzione pari a 28,7 miliardi di euro (+4,5%), con un dato in positivo anche per quanto riguarda l’occupazione: 5.000 nuove assunzioni (di cui la metà di under 30) negli ultimi 12 mesi.
Partendo da questi numeri, le imprese del farmaco sono concordi nell’auspicare e nel richiedere alle istituzioni la stabilità del quadro normativo italiano: in questo modo, ha dichiarato Scaccabarozzi, l’Italia potrà ambire a diventare il primo paese produttore di farmaci in Europa, scalzando la Germania dal primo posto.