Dall'8 al 14 maggio 2017 parte la prima "settimana di prevenzione del mal di testa"
A un anno dal lancio della campagna “I mal di testa togliteli dalla testa” promossa da Angelini, l’analisi dei dati “real-life” raccolti grazie all’uso della App iMalditesta, confermano che il disturbo ha un elevato impatto sulla vita quotidiana e che stress, ansia e preoccupazione sono identificate come le principali cause scatenanti.
Per aiutare chi soffre di mal di testa, l’iniziativa mette a disposizione diversi strumenti, in un vero e proprio percorso verso una maggiore conoscenza del disturbo e della sua correlazione con stile di vita e abitudini quotidiane.
Grazie alla collaborazione con la Società Italiana di Neurologia, nel corso della Settimana di prevenzione del mal di testa sarà attivato un servizio di consulenza gratuita in una selezione di centri cefalea sul territorio nazionale.
Milano, 19 aprile 2017 – Un disturbo che accomuna molti – troppi – italiani e che risulta strettamente correlato alle (cattive) abitudini adottate quotidianamente, con ripercussioni significative sul benessere e la qualità di vita di chi ne soffre. Parliamo del mal di testa e delle conclusioni tratte dall’incontro di presentazione della Settimana di prevenzione del mal di testa - dall’8 al 14 maggio 2017- l’iniziativa promossa da Angelini con il contributo scientifico della Società Italiana di Neurologia (SIN), nell’ambito della seconda edizione della campagna di sensibilizzazione e prevenzione “I mal di testa togliteli dalla testa”.
Un incontro che ha confermato quanto il mal di testa sia un disturbo estremamente diffuso tra la popolazione – sono 25,3 milioni le persone che ne soffrono nel nostro Paese - ma anche come stili di vita e abitudini quotidiane non corrette siano strettamente correlate all’insorgere del problema, con ricadute importanti sulla qualità di vita di chi ne soffre.
Evidenze supportate dai risultati dell’indagine condotta da GfK (Analisi di sinottica di GfK Eurisko sulla sofferenza del mal di testa e la gestione del disturbo, condotta per Angelini nell’aprile 2017 su un campione di 12.000 italiani dai 18 anni in su) sulla diffusione del disturbo e dall’analisi dei dati “real-life” estrapolati dalla App iMalditesta, lo strumento creato nel 2016 per imparare a conoscere e monitorare le caratteristiche del proprio mal di testa e le correlazioni con fattori esterni, quali tensione, sedentarietà, qualità del sonno, assunzione di particolari cibi e molto altro. È soprattutto da questi dati che emerge un quadro di sofferenza significativa: il 68% di chi ha utilizzato stabilmente la App ha registrato almeno un episodio di mal di testa forte o molto forte, mentre 1 su 2 ha sofferto sia di mal di testa ‘’normale’’ sia forte. Le donne ne sono più colpite rispetto agli uomini (65% contro il 35%), in entrambi i casi nella fascia di età compresa tra i 25 e i 45 anni, quindi quella centrale di maggiore attività e impegno professionale, familiare e sociale.
“Nel 70% dei casi, chi ha registrato l’episodio di mal di testa ha saputo indentificare almeno una causa principale scatenante. Tra i fattori predominanti, prevalgono lo stress e i sentimenti di preoccupazione e ansia (36% dei casi), seguiti dagli stati di affaticamento fisico (19%) e mentale (10%). A questi dati, possiamo aggiungere che per le donne, un’altra causa rilevante nell’insorgenza del disturbo è il ciclo mestruale, con il 20% degli episodi sofferti e riferiti soprattutto al mal di testa forte. Questa capacità di “leggere” le ragioni all’origine del problema, denota attenzione verso il proprio disturbo, un’attenzione che però non sempre è seguita da un corretto trattamento: 1 episodio di mal di testa su 4, infatti, non viene curato probabilmente perché si resta in attesa che passi da solo o perchè si adottano altri rimedi” - commenta Isabella Cecchini, Responsabile Area Salute di GfK. “Inoltre, il 58% di queste persone ha riconosciuto l’elevato impatto del disturbo sulla propria vita quotidiana che ha inciso negativamente sulle attività di svago (20%), sulla vita familiare e sul sonno (16%)”.
Emerge un circolo vizioso che si autoalimenta: più si vivono stati di tensione e stress e si è stanchi e ansiosi, più si è esposti a attacchi di mal di testa, cui spesso fanno seguito tristezza, depressione e irritabilità con ricadute negative sul benessere generale della persona, sulle sue relazioni sociali e sulla vita personale e professionale.
“La cefalea è una patologia tra le più diffuse nella popolazione, ma è talmente sottovalutata da non essere riconosciuta e trattata come tale. Essa può essere sintomo di una condizione di malattia severa o rappresentare essa stessa l’unica espressione di una condizione che peggiora sensibilmente la qualità della vita dei pazienti. Da questa mancanza di conoscenza del disturbo, delle cause scatenanti e dei trattamenti più adeguati, ne deriva una pericolosa trascuratezza che può evolvere nella cronicizzazione del disturbo” commenta Leandro Provinciali, Presidente della Società Italiana di Neurologia. “Lo stile di vita ha un impatto importante sull’insorgere del mal di testa: sregolatezza alimentare e dei ritmi quotidiani, sedentarietà, stress, scarsa qualità del sonno, consumo eccessivo di alcolici sono solo alcuni dei comportamenti che possono scatenare episodi di cefalea che, se trascurati o non gestiti correttamente, a lungo andare possono richiedere l’intervento del neurologo per un trattamento specifico. Per questa ragione, è fondamentale trovare delle sinergie e promuovere iniziative che, come la Settimana di prevenzione del mal di testa, nascono con l’obiettivo di dare una corretta informazione sul disturbo e sensibilizzare all’adozione di abitudini che possano aiutare a ridurre e prevenire la cefalea”.
“Se si prendono in considerazione i “costi” individuali e sociali della ricorrenza di cefalea e i rischi di gravi conseguenze di un mal di testa sintomatico di malattie del cervello o di altri organi – afferma Elio Agostoni, Vicepresidente della Società Italiana di Neurologia – indubbiamente tale condizione non deve essere sottovalutata e richiede un competente inquadramento clinico”.
La Settimana di prevenzione del mal di testa rappresenta il primo appuntamento dedicato al tema ed è un vero e proprio percorso verso una maggiore comprensione del proprio mal di testa, della sua correlazione con lo stile di vita e dell’importanza di comportamenti sani, equilibrati da far entrare nella routine quotidiana.
L’approccio sarà multidisciplinare e prevederà il coinvolgimento di esperti, la creazione di servizi e l’arricchimento di contenuti e strumenti che, in modo concreto, aiuteranno a orientarsi nella conoscenza e nella prevenzione del disturbo.
A partire dall’8 maggio e per tutta la settimana, sarà attivo un programma inedito di coaching con il contributo di 4 esperti - una neurologa, un mental coach, una fitness coach e una healthy chef – che daranno informazioni, consigli pratici e suggerimenti su come gestire e prevenire il mal di testa attraverso contributi, videotutorial e le “pillole dello stare bene”. Insieme, esploreranno i temi del benessere psico-fisico, dell’attività fisica, dell’alimentazione in relazione al mal di testa per individuare i comportamenti virtuosi che possono migliorare il nostro stile di vita e nel contempo ridurre l’insorgere del disturbo.
Il sito imalditesta.it sarà il punto di riferimento di tutta l’iniziativa: qui saranno fornite tutte le informazioni relative al mal di testa, si potrà approfondire il tema, leggere i consigli degli esperti e seguire il programma di coaching a disposizione di chi soffre del disturbo. Si arricchirà inoltre di nuove funzionalità che, grazie al collegamento diretto con la App iMalditesta, daranno a tutti l’opportunità di creare un percorso totalmente personalizzato secondo le caratteristiche del proprio mal di testa, le abitudini e lo stile di vita. Inoltre, a partire già da oggi, il sito permetterà agli utenti di mettersi in contatto direttamente con gli esperti: basterà collegarsi e inviare le proprie domande. I coach risponderanno, chiariranno i dubbi e approfondiranno il tema nel corso della Settimana di prevenzione del mal di testa.
Inoltre, grazie alla collaborazione con la Società Italiana di Neurologia, sarà disponibile un servizio di consulenza gratuita nei centri cefalea sul territorio nazionale: una selezione di centri aderenti all’iniziativa aprirà le porte al pubblico per offrire informazioni, rispondere a domande e approfondire la tematica con chiunque voglia saperne di più sul proprio mal di testa. Sul sito imalditesta.it sarà disponibile l’elenco dei centri cefalea con i riferimenti e le indicazioni sulle modalità per usufruire del servizio di consulenza.
“Focalizzare l’attenzione sui comportamenti quotidiani, promuovere l’adozione di uno stile di vita sano e equilibrato e fornire strumenti reali e tangibili perché questo avvenga, significa contribuire attivamente a limitare l’insorgere del mal di testa, ma anche a migliorare il benessere generale e la qualità di vita di coloro che ne soffrono. Si tratta di un obiettivo che Angelini persegue con impegno da sempre e che, per il secondo anno consecutivo, si concretizza in un’iniziativa di valore grazie anche al contributo scientifico della Società Italiana di Neurologia” spiega Maurizio Chirieleison, General Manager Consumer Healthcare Angelini. “La nascita della Settimana di prevenzione del mal di testa rappresenta una tappa importante di un percorso che vuole mantenere alta la soglia di attenzione verso un disturbo ancora troppo sottovalutato. Vogliamo continuare in questa direzione, proseguendo nella ricerca delle sinergie più efficaci e nel coinvolgimento di esperti appartenenti a differenti ambiti, per offrire a chi soffre di mal di testa non solo soluzioni terapeutiche adeguate, ma un supporto a 360 gradi nella risoluzione del disturbo”.
Per informazioni:
Edelman:
Valeria Riccobono – valeria.riccobono@edelman.com – 337.1068179
Dania Copertino – dania.copertino@edelman.com – 02.63.11.6299