L'artrosi
L'artrosi è una malattia che lentamente distrugge la cartilagine, un tessuto liscio e flessibile che avvolge le ossa delle articolazioni, permettendo loro di scivolare senza attriti l'una sull'altra. È una tra le malattie più diffuse al mondo. Si stima che, in Italia, ne soffrano 500.000 persone. Superati i 60 anni, solo due persone su dieci non sono affette da questo disturbo. Ma non è solo uno degli inevitabili acciacchi della vecchiaia: ne soffrono infatti anche persone giovani, al di sotto dei 40 anni. Il processo è lento ma irreversibile: pian piano la cartilagine si assottiglia, poi si fessura. Con l'andare del tempo, anche l'osso inizia ad alterarsi.
Artrosi
Qualsiasi articolazione può venire colpita dall'artrosi, ma alcune sono "prese di mira" più frequentemente di altre. A seconda della sua localizzazione, l'artrosi prende nomi diversi:
- cervicale, se interessa quelle del collo
- lombare, se colpisce le vertebre della schiena
- gonartrosi, quando il male si localizza nel ginocchio
- coxartrosi, nel caso in cui colpisca le articolazioni dell'anca.
I momenti di crisi si alternano a periodi in cui il dolore è praticamente assente. Ciò non significa che i danni provocati scompaiano: rimangono e non regrediscono. Anzi, nel corso degli anni, tendono a peggiorare. Gli studiosi distinguono due forme principali di artrosi:
- artrosi cronica primaria: il motivo scatenante della malattia va ricercato nel tipo di cartilagine di cui la persona è dotata, che è più fragile della norma e che non riesce quindi a sopportare un carico facilmente tollerato da altre persone
- artrosi secondaria: è invece la conseguenza di altre malattie, per esempio il diabete e la gotta, oppure di un'alterazione della struttura scheletrica. Questa provoca uno squilibrio nel carico del peso su un punto specifico, per esempio l'anca o il ginocchio.
Come si manifesta
Nell'artrosi cervicale, oltre a dolore e rigidità del collo, può essere presente anche dolore alle spalle e alle braccia. A volte si verificano intorpidimento, insensibilità del braccio e della mano e perdita della forza muscolare, soprattutto al mattino o durante la notte. Questi disturbi sono dovuti alla compressione dei nervi che dalla colonna vertebrale si diramano al braccio. Lo schiacciamento dei vasi sanguigni che passano attraverso le vertebre del collo e alimentano il cervello può invece provocare stordimento, sdoppiamento della vista, mal di testa e giramenti quando si cambia posizione. In casi molto rari, la compressione del nervo può causare paralisi alle gambe e perdita di controllo della vescica. Anche a stadi avanzati l'artrosi cervicale può essere asintomatica, oppure, al contrario, provocare dolori intensi, anche quando è lieve.
I sintomi dell'artrosi lombare, invece, possono presentarsi in forma acuta e cronica:
- la forma acuta insorge bruscamente con episodi di blocco (cosa che molto spesso accade dopo uno sforzo), e il dolore è trasversale nella parte lombare della schiena, con possibile diffusione lungo il nervo sciatico (lombosciatalgia)
- la forma cronica può manifestarsi dopo uno o più episodi acuti e il dolore è meno violento ma continuo, intensificato dagli sforzi e, spesso, dallo stare in piedi per lungo tempo.
Nella gonartrosi il dolore è riferito di solito alla rotula, alla parte interna del ginocchio e posteriormente. Il dolore viene avvertito più durante la discesa che la salita delle scale. L'articolazione a volte si gonfia per l'aumento del liquido intrarticolare (riacutizzazione infiammatoria) e a volte è presente una diminuzione di tutta la muscolatura della coscia.
La coxartrosi, o artrosi dell'anca, si presenta con dolore locale e, più spesso, con dolore inguinale, alla parte interna della coscia e del ginocchio. Il dolore, inizialmente non molto intenso, cessa con il riposo, si manifesta nuovamente all'inizio del movimento per poi calmarsi e riprendere, per esempio, dopo una camminata. La persona che soffre di coxartrosi spesso fatica a mettere le scarpe, a indossare le calze e i pantaloni, a scendere le scale, ad accavallare le gambe.
Le cause più frequenti
Le posizioni errate sono il motivo più frequente per cui le vertebre cervicali si infiammano e iniziano a dolere. Quando si tiene il collo piegato si sottopongono le vertebre del collo a uno sforzo notevole. Il sovraccarico di lavoro a cui i muscoli sono sottoposti per parecchie ore porta a un accumulo di sostanze tossiche che causano infiammazione, limitazione della mobilità e dolore. Si pensa che l'artrosi sia la risultante di diverse cause. Ci può essere all'origine una predisposizione innata, che rende la cartilagine di alcune persone meno resistente rispetto a quella di altre. Un problema ormonale, poi, può spiegare perché l'artrosi, nelle donne, si manifesti di solito dopo la menopausa.
Piccoli e continui traumi, come quelli dovuti ad attività lavorative o sportive, sono probabilmente la ragione per cui, prima dei 45 anni, gli uomini soffrono di artrosi più delle donne.
Prevenzione
Una delle cause dell'artrosi è l'eccessivo logoramento delle articolazioni dovuto a un loro sovraccarico.
È necessario quindi:
- controllare il peso corporeo: l'artrosi è molto più diffusa tra le persone obese che tra chi ha un peso regolare. È stato calcolato che quando ci si appoggia su un solo piede, 1 kg di peso in eccesso esercita sull'anca una pressione pari a 4,4 kg
- svolgere una regolare attività fisica: esercizi di rinforzo o allungamento muscolare, diligentemente applicati, aiutano a ridurre il dolore. Invece, molte persone con artrosi non svolgono un'utile attività fisica perché seguono un istinto di risparmio dell'articolazione colpita
- alleviare gli episodi più dolorosi dell'artrosi con farmaci ed altre misure
- evitare di sottoporre le articolazioni a traumi ripetuti: alcuni tipi di professioni e di sport sottopongono le articolazioni a frequenti traumi, che predispongono alla malattia
- evitare le posture scorrette: alcuni movimenti che si compiono nel sollevare pesi, nel modo di sedersi o di alzarsi, oppure nel camminare, sottopongono le articolazioni a uno sforzo non necessario.
Trattamento
Per alleviare il dolore una cura con farmaci antidolorifici assunti quotidianamente può essere necessaria. Utili anche gli antinfiammatori e i miorilassanti da prendere sempre sotto stretto controllo medico.