Organi ed ormoni riproduttivi
Ovaio, tube, utero, vagina e vulva: sono gli organi riproduttivi della donna, che costituiscono, nel complesso, l'apparato genitale femminile. A questo apparato appartengono anche le "strutture di sostegno", ossia le pelvi, il pavimento pelvico e i legamenti. Lo sviluppo, la crescita e la funzionalità dell'apparato riproduttivo sono regolati da "messaggeri chimici", gli ormoni. Alcuni ormoni vengono prodotti dal sistema riproduttivo stesso, mentre altri vengono secreti dal cervello e dall'ipofisi, la ghiandola che secerne una grande quantità di ormoni. Ma come fare per proteggere gli organi della riproduzione da eventuali infezioni? Il perfetto funzionamento dell'apparato genitale femminile dipende da molti fattori, che talvolta possono sfuggire al controllo della donna e richiedono quindi la valutazione del medico. Ma ci sono disturbi sui quali la donna può intervenire e fare prevenzione mediante una corretta e accurata igiene intima.
Gli organi della riproduzione
L'apparato genitale femminile è costituito dagli organi riproduttivi (ovaie, utero, tube di Falloppio, vagina e vulva) e dalle "strutture di sostegno" (pelvi, pavimento pelvico e legamenti). I primi organi deposti alla riproduzione sono le due ovaie, a forma di mandorla, lunghe da 2,5 a 5 centimetri, poste ai due lati dell'utero. Ogni ovaio è unito all'utero e alla rispettiva tuba uterina dai legamenti. La superficie dell'ovaio, che alla nascita è liscia, dopo la pubertà diventa irregolare per la presenza di sporgenze dovute ai follicoli e di infossature. L'ovaio è composto da una porzione centrale (o midollare) e da una parte esterna (o corticale).
La midollare è costituita da tessuto connettivo, fibre nervose, fibre muscolari lisce, vasi sanguigni e vasi linfatici. Nella corticale sono invece presenti i follicoli ovarici, ossia le strutture dove crescono e si sviluppano gli ovociti. Ogni follicolo ovarico contiene un ovocito, che può giungere a maturazione. Ogni ovocito è rivestito da uno strato esterno di cellule tecali e da uno strato interno di cellule della granulosa. Entrambi questi tipi di cellule sono responsabili della produzione degli ormoni ovarici: gli estrogeni e il progesterone.
I follicoli ovarici, contenuti nella corticale, sono presenti in tutte le varie fasi del loro sviluppo: follicoli primordiali, follicoli in via di maturazione, follicoli di degenerazione e corpi lutei. In ciascun follicolo ovarico prende origine e matura una cellula "uovo". I follicoli primordiali sono presenti in gran numero alla nascita (300-500.000 circa), ma solo una piccola parte (400-500 circa) subisce il processo completo di maturazione dopo la pubertà.
All'inizio l'ovulo è costituito da una semplice cellula uovo circondata da uno strato di cellule follicolari o cellule della granulosa. Il follicolo cresce di dimensioni per il moltiplicarsi delle cellule follicolari e contemporaneamente si sposta verso la superficie dell'ovaio, dove giunge a maturazione. Quando il follicolo è maturo, si verifica la rottura della membrana e l'ovulo viene espulso nella cavità peritoneale (ossia la membrana sottile e trasparente che riveste le pareti della cavità addominale) dando luogo all'ovulazione.
L'utero è un organo cavo dalle dimensioni e dalla forma di una pera rovesciata, situato al centro della pelvi, dietro la vescica e davanti al retto ed è ricoperto dalle anse intestinali.
È costituito da diverse parti:
- il fondo: il margine superiore del corpo dell'utero
- il corpo: la parte più voluminosa, che posteriormente è in rapporto con il retto e anteriormente con la vescica; sui margini laterali si inseriscono i legamenti e le tube di Falloppio
- l'istmo: la parte compresa tra il collo e il corpo dell'utero
- il collo (a forma di cilindro): su di esso si inserisce la vagina, delimitando così una parte sopravaginale e una parte intravaginale, la cervice
La parete dell'utero è formata da tre strati:
- il perimetrio: la tunica esterna costituita dalla sierosa peritoneale, che aderisce alla parte anteriore e posteriore del corpo dell'utero
- il miometrio: la tunica media, costituita da fibre muscolari lisce che a livello del corpo dell'utero formano tre strati: uno esterno, sottile, con fibre a decorso longitudinale, uno intermedio le cui fibre hanno decorso vario e uno interno formato da fibre a decorso circolare
- l'endometrio: la tunica interna, costituita da uno strato profondo connettivale, che subisce scarse modificazioni durante il ciclo mestruale, e da uno strato superficiale epiteliale che viene eliminato al momento della mestruazione.
Le due tube di Falloppio (o tube uterine o salpingi) emergono dalla parte superiore dell'utero, una per lato, e misurano ciascuna circa 10-15 centimetri di lunghezza e poco più di mezzo centimetro di diametro. La parte terminale di ciascuna tuba si allarga "a ventaglio" in prossimità dell'ovaio corrispondente, formando una serie di sottili proiezioni digitiformi. Queste proiezioni, chiamate fimbrie, sospingono la cellula uovo rilasciata dall'ovaio all'interno della tuba. Generalmente è proprio nella tuba che avviene la fecondazione, ossia la fusione della cellula uovo femminile con lo spermatozoo, da cui ha inizio la gravidanza.
La vagina, lunga circa dodici centimetri, è un organo cavo di forma tubolare costituito da muscolatura liscia rivestita da uno strato di tessuto epiteliale. Il muco secreto dall'epitelio della vagina contribuisce a mantenerne liscia e umida la superficie interna. La vagina è il canale attraverso il quale entra il liquido seminale ed esce il flusso mestruale, oltre a costituire il canale del parto.
Gli ormoni della riproduzione
Lo sviluppo, la crescita e la funzionalità del sistema riproduttivo sono regolati dagli ormoni. Alcuni di essi vengono prodotti dall'apparato riproduttivo stesso, mentre altri vengono secreti dal cervello e dall'ipofisi. Ci sono quindi gli ormoni ovarici, ossia gli estrogeni e il progesterone, e gli ormoni ipotalamo-ipofisari, prodotti dall'ipotalamo e dalla ghiandola dell'ipofisi. Ma vediamoli nel dettaglio. Nella donna la produzione degli estrogeni da parte delle ovaie inizia con la pubertà e, nel periodo della maturità sessuale, sono prodotti in quantità giornaliera variabile secondo la fase del ciclo mestruale, toccando un primo picco più elevato verso il 13mo-15mo giorno dall'inizio del ciclo mestruale e un secondo picco verso il 23mo-25mo giorno.
Gli estrogeni (principalmente l'estrone, l'estradiolo e l'estriolo) agiscono sull'apparato genitale femminile favorendo la maturazione dei follicoli ovarici, aumentano la massa muscolare uterina (e il tono della muscolatura uterina e tubarica), stimolano la proliferazione dell'endometrio (e la produzione del muco cervicale), inducono la proliferazione della mucosa vaginale.
Tra gli altri effetti della loro attività ricordiamo: l'aumento del volume dell'ipofisi, della libido, del volume del seno, la riduzione della colesterolemia, la vasodilatazione e lo sviluppo del fenotipo femminile (allargamento delle anche, distribuzione dei depositi adiposi, spalle strette, proporzioni della laringe, capigliatura e distribuzione dei peli).
Il progesterone è uno steroide, sintetizzato nel corpo luteo, una struttura specializzata dell'ovaio. Nel corso della gravidanza la placenta produce notevoli quantità di progesterone. L'effetto biologico del progesterone è potenziata dall'attività degli estrogeni. Tra gli effetti della loro attività ricordiamo: l'aumento della densità del muco cervicale, il sostegno della funzione secretiva durante l'allattamento, il potenziamento dell'effetto inibitorio degli estrogeni, la ritenzione di sodio e acqua.
L'ipotalamo è una struttura cuneiforme situata in posizione centrale sulla superficie inferiore o ventrale dell'encefalo. Al suo interno si trovano numerosi gruppi di neuroni (cellule nervose) che svolgono un ruolo importante nella regolazione delle varie funzioni dell'organismo, compresa l'attività delle ghiandole endocrine. I neuroni deputati al corretto funzionamento dell'apparato riproduttivo producono un ormone regolatore, chiamato ormone per il rilascio delle gonadotropine (GnRH).
L'ipofisi è una ghiandola dalla forma e dalle dimensioni di un pisello, sospesa a un sottile "peduncolo" di fibre nervose e vasi sanguigni al di sotto dell'ipotalamo. Un solco centrale divide l'ipofisi in due segmenti, detti lobi, ciascuno dei quali ha una vascolarizzazione propria e secerne uno specifico gruppo di ormoni. Il ruolo dell'ipofisi è quello di produrre diversi ormoni tra cui quelli che stimolano l'ovaio a produrre gli estrogeni e il progesterone. Oltre all'azione esercitata nei tessuti bersaglio come l'endometrio, gli estrogeni e il progesterone agiscono a livello dell'ipotalamo e dell'ipofisi, modificando il rilascio di GnRH, FSH e LH e autoregolando in tal modo il loro stesso rilascio. FSH (Ormone Follicolo Stimolante) e LH (Ormone Luteinizzante) sono prodotti dall'ipofisi dietro stimolo del GnRH: il primo stimola l'ovaio a produrre estrogeni, mentre il secondo induce l'ovulazione e stimola la trasformazione del follicolo in corpo luteo, l'organo deputato alla produzione del progesterone.
Questo meccanismo di controllo cosiddetto di feedback è paragonabile al funzionamento di un termostato. Proprio come un termostato confronta la temperatura ambiente presente in un dato momento all'interno di un'abitazione con la temperatura preimpostata e accende e spegne il riscaldamento o l'aria condizionata in funzione del raggiungimento della temperatura desiderata, questo meccanismo di feedback utilizza le informazioni sui livelli di estrogeni e di progesterone circolanti nell'organismo in un dato momento per regolare l'attività ipotalamica e ipofisaria durante il ciclo mestruale.