Disturbi del seno
Quando, durante l'autopalapazione o l'autoesame del seno, si avverte la presenza di un nodulo oppure si nota una leggera secrezione dal capezzolo è bene non farsi prendere da inutili allarmismi: spesso questi sintomi sono il segno di disturbi non seri e facilmente curabili. Il consiglio è di rivolgersi al proprio medico per sottoporsi a un controllo. Tra i disturbi che si possono manifestare ci sono il fibroadenoma, la mastopatia fibrocistica e la mastite (per quest'ultima si rimanda al dossier L'allattamento al seno).
Fibroadenoma
Il fibroadenoma è il nodulo benigno che compare con più frequenza nella mammella femminile: è tipico dell'età fertile, e soprattutto dell'età giovanile. I fibroadenomi non si formano in menopausa perché la parte della ghiandola mammaria da cui si originano, la porzione acinosa, in menopausa va in regressione e scompare. Quindi, se la loro presenza viene scoperta durante questo periodo (in genere durante la mammografia) si tratta quasi sempre di fibroadenomi situati profondamente, quindi non palpabili, ma presenti già dall'età più giovane.
Il fibroadenoma si manifesta come un nodulo solido (più è superficiale più è evidente), tondeggiante, o come un gruppetto di noduli fusi tra di loro, con contorni netti, mobile (è possibile farlo muovere tra due dita), generalmente non dolente, o leggermente dolente (soprattutto durante il periodo mestruale).
Oltre al fibroadenoma tipico (che cresce lentamente o addirittura, raggiunta una certa dimensione, non cresce più), si riconoscono anche altre varietà di fibroadenoma, a seconda che cresca più o meno rapidamente e a seconda dell'età in cui si scopre (per esempio il fibroadenoma gigante dell'adolescenza).
La diagnosi di fibroadenoma è relativamente semplice se il nodulo è superficiale. Il medico, dopo aver valutato i sintomi ed eseguito un esame obiettivo (visita medica orientata alla rilevazione sul corpo della paziente dei "segni" della malattia), prescriverà alla paziente l'esecuzione degli accertamenti che riterrà più opportuni per poter formulare una diagnosi differenziale con il tumore del seno. Alle donne di età inferiore ai 30 anni viene generalmente prescritta l'ecografia mammaria mentre alle pazienti con più di 30 anni si richiede l'esecuzione di una mammografia spesso in associazione con un'ecografia. Talvolta per avere la certezza della diagnosi può rendersi necessario effettuare un esame del campione prelevato dalla lesione stessa.
Una volta confermata la presenza di una malattia benigna il medico può ritenere opportuno non prescrivere nessun intervento ma solamente raccomandare alla paziente di eseguire controlli medici ad intervalli regolari. Il trattamento ha invece lo scopo di alleviare l'eventuale presenza di sintomi dolorosi. Nel caso in cui le cisti presentino dimensioni notevoli dando origine a fenomeni compressivi il medico può invece ritenere opportuno effettuare un'agoaspirazione (prelievo del tessuto solido o liquido contenuto nei noduli che si possono formare in varie zone del corpo tramite un ago molto sottile). L'asportazione chirurgica dei fibroadenomi viene in genere presa in considerazione quando il diametro del nodulo supera i 3 cm oppure quando si osserva un accrescimento particolarmente rapido del nodulo.
Mastopatia fibrocistica
La mastopatia fibrocistica è una displasia (ossia uno sviluppo anomalo) mammaria benigna molto diffusa nelle donne, specialmente in un età compresa fra i 30-50 anni, e la sua origine è legata alla diversa produzione di ormoni nelle varie fasi del ciclo. Si presuppone che esista anche una certa predisposizione congenita della ghiandola, destinata a manifestarsi nel periodo fertile, cioè dalla pubertà alla menopausa.
I sintomi più caratteristici sono:
- mammelle dolenti alla pressione
- senso di gonfiore e di tensione al seno che aumenta prima dell'arrivo delle mestruazioni e tende a scomparire alla fine del ciclo.
Alla palpazione si rilevano come dei granuli di varia dimensione ricoperti da una cute scorrevole. La mastopatia fibrocistica non è una malattia (per cui è inesatto dire "soffro di mastopatia fibrocistica", frase di cui spesso si abusa), ma solo una fase dell'evoluzione del tessuto ghiandolare mammario e quindi la visita periodica di prevenzione non si fa per "controllare la mastopatia fibrocistica" ma per controllare il seno.
Comunque la mastopatia non deve essere trascurata. Non esiste una terapia efficace; è invece utile mantenere un atteggiamento di costante sorveglianza attraverso l'autopalpazione, la visita medica periodica e la mammografia, in quanto il quadro clinico della mastopatia rende meno facile la diagnosi per il riconoscimento di eventuali malattie maligne.