Sicurezza del bambino

I bambini fin dalla nascita hanno bisogno di tutte le attenzioni possibili per affrontare "in sicurezza" il mondo che li circonda. In età pediatrica, infatti, gli incidenti sono molto frequenti e variano per tipo e per frequenza in rapporto alle diverse età del bambino e ai diversi ambienti in cui viene a contatto: di solito si tratta di eventi di modesta entità, ma altre volte possono rappresentare un pericolo per la salute del bambino (sono alla base di circa il 20 per cento dei ricoveri ospedalieri). La casa, con i suoi innumerevoli spazi e oggetti, è un luogo inaspettatamente ricco di pericoli. Ma anche il traffico stradale rappresenta un fattore di rischio (basti pensare ai ragazzi in motorino). Sarà dunque necessario non solo conoscere il da farsi in caso di incidenti (ustioni, cadute, avvelenamenti o altro) ma soprattutto educare ed essere educati a prevenirli, sia attraverso le disposizioni di legge e le normative a proposito sia attraverso la crescita del senso di responsabilità del genitore. È necessario, infatti, che il genitore o chiunque si prenda cura dei bambini di tutte le età vigili continuamente, soprattutto quando iniziano a muoversi in modo autonomo e la curiosità li spinge a toccare e assaggiare tutto ciò che è nuovo. Vigili sì, ma non assillanti: la prevenzione "a tutti i costi" oltre che impossibile è anche controproducente perché il bambino tende a sviluppare un costante senso del pericolo e a diventare ansioso.

Attenzione ai giochi!

Quando il bambino gioca ha spesso a disposizione una quantità inesauribile di giocattoli. Ma non tutti i giochi sono sicuri per il bambino, quindi sarebbe bene prestare attenzione ad alcuni consigli per evitare gli incidenti più comuni.Innanzitutto i giocattoli, soprattutto per i bambini più piccoli, dovrebbero avere un diametro superiore ai 3 centimetri e non essere costituiti da pezzi smontabili, corde e lacci devono essere allontanati dalla culla e la loro lunghezza non deve superare i 25 centimetri per i giocattoli che si tirano (come i trenini). E ancora, dovrebbero essere di materiale non infiammabile e non suscettibile di accumulare calore (ad esempio nelle parti costituite da superfici metalliche), privi di ingranaggi o molle che possano "pinzare" le dita dei bambini o impigliare capelli o vestiti. Giocattoli di plastica o di gomma, dotati di struttura metallica interna, possono causare lesioni anche gravi ai bambini che cadano su di essi provocandone il crollo o lo sgonfiamento improvviso.

È consigliabile anche educare i bambini più grandi ad usare correttamente i giocattoli che richiedono corrente elettrica, ed insegnare loro a staccare con calma e con le mani asciutte la spina dalla presa di corrente, evitando di esercitare trazione sul filo (il filo va comunque controllato frequentemente). Evitare anche che i bambini più piccoli, fino agli 8 anni circa, abbiano giocattoli che richiedono corrente elettrica: preferire comunque quelli a batteria. Apparecchi e giocattoli contenenti luci laser possono essere molto pericolosi per gli occhi: puntare un raggio laser puntiforme contro gli occhi espone al pericolo concreto di danni alla retina entro frazioni di secondo! La dilatazione delle pupille in ambiente buio aumenta la possibilità che il raggio laser colpisca la retina e rende ancor più breve il tempo in cui esso causa lesione. Evitare pertanto di mettere a disposizione dei bambini oggetti, apparentemente innocui e venduti con eccessiva facilità (per esempio penne e portachiavi), dotati di luci puntiformi laser!

I giocattoli (ad esempio pistole-giocattolo) non devono produrre suoni o rumori che possono ledere l'udito. Apparecchi radio e mangianastri dotati di cuffia, se usati a livelli troppo elevati possono produrre lesioni uditive acute e croniche. Si ritiene che un livello di rumore inferiore a 80 dB (decibel) non sia lesivo, ma coloro che ascoltano musica attraverso cuffia tendono a regolare l'apparecchio a 85 dB o oltre, con il rischio di provocarsi un trauma acustico cronico (fino alla sordità).

Avvelenamenti
Più dell'80 per cento degli avvelenamenti avvengono in ambiente domestico. Perché? I bambini sono vivaci, curiosi di esplorare nonché di "assaggiare" tutto quello che incontrano nel loro cammino. D'altra parte nelle nostre case ci sono prodotti che ci aiutano a risparmiare tempo e fatica. Se a questi due fattori si uniscono la distrazione e la stanchezza a cui spesso andiamo soggetti ecco che si creano le condizioni più a rischio perché un bambino possa entrare in contatto con una sostanza pericolosa.

I prodotti pericolosi
Le principali sostanze tossiche che sono causa di avvelenamenti sono:

  • i farmaci, in particolare gli psicofarmaci, i farmaci cardiovascolari e gli antipertensivi, dove anche una sola compressa per adulti può portare il bimbo in ospedale
  • i prodotti per la pulizia della casa: dai detersivi, sia liquidi che in polvere (se ingeriti possono provocare modesti dolori addominali e vomito con il rischio di inalazione di schiuma), ai prodotti contenenti sostanze caustiche, presenti nei detersivi per lavastoviglie, negli igienizzanti per il water, negli sciogli calcare e nelle candeggine (provocano irritazioni o ustioni cutanee di vario grado e se ingeriti ustioni dell'esofago e dello stomaco)
  • i prodotti per la cura della persona, come i saponi, il bagno schiuma, lo shampoo, poco tossici se assunti in piccole quantità, ma che se ingeriti possono provocare dolori addominali e vomito; più rischiosi i prodotti come le tinture per capelli, i depilatori e l'acetone per le unghie
  • gli smacchiatori e i solventi, che possono provocare, se ingeriti, disturbi gastroenterici e sonnolenza
  • gli insetticidi e i prodotti per l'orto e per il giardino
  • i combustibili, per esempio le tavolette solide per accendere il barbecue
  • i prodotti per uso industriale o agricolo



Prevenzione
Per prevenire un avvelenamento sarà bene:

  • tenere medicine, vitamine, smacchiatori, detersivi, varechina ed altri caustici, vernici, benzine e sostanze chimiche per uso agricolo (fertilizzanti, antiparassitari, diserbanti) lontano dalla portata dei bambini e riporli sotto chiave subito dopo l'uso
  • evitare in modo assoluto di trasferire sostanze tossiche dalla loro confezione originale a bottiglie, barattoli o ad altri contenitori per uso alimentare: è frequente che il bambino possa ingenuamente ingerire tali sostanze tossiche mentre cerca qualcosa da bere o da mangiare
  • non lasciare in giro per casa le confezioni originali delle sostanze tossiche: spesso sono belle, colorate, facili da aprire ed attirano i bambini ad "assaggiarne" il contenuto
  • tenere le medicine nelle loro confezioni di sicurezza e non lasciare in giro gocce o compresse
  • accertarsi che le piante di casa non abbiano bacche, foglie o fiori velenosi
  • aggiornare e tenere a disposizione il numero telefonico del Centro Antiveleni di riferimento, che dovrà essere subito interpellato nel caso di ingestione di tossici.



Primo soccorso
La sostanza tossica può entrare in contatto con la pelle, con gli occhi, essere respirata o essere ingerita: nel bambino l'ingestione è l'evenienza più frequente.
Se la sostanza entra in contatto con la pelle lavare accuratamente con acqua e sapone la parte interessata e poi chiamare il centro antiveleni.
Se il contatto è con gli occhi questi devono essere lavati sotto acqua corrente per 10-15 minuti e successivamente consultare un medico o un oculista.
Se la sostanza è stata ingerita: allontanare eventuali residui della sostanza tossica dalla bocca del bambino; se il bambino presenta stato di coscienza alterato (tende ad addormentarsi), porlo sul fianco destro, affinché eventuale vomito non venga inalato nelle vie respiratorie; identificare la sostanza tossica servendosi del contenitore. Se si tratta di un farmaco, cercare di stabilire la quantità assunta dal bambino; nel caso di compresse contate quante compresse mancano dalla confezione e, se il bambino ha vomitato, contare quante compresse sono state eliminate con il vomito. Telefonare poi al Centro Antiveleni tenendo a disposizione il contenitore del tossico per ottenere le prime istruzioni. Portate quindi il bambino al Pronto Soccorso.

Cadute e ferite
I bambini che iniziano a camminare facilmente cadono e tendono a mettersi nei guai spinti dalla forte curiosità. Ma anche con un neonato o con un bambino che cammina ormai autonomamente è necessario usare alcune accortezze per prevenire brutte cadute.
È buona regola non allontanarsi mai quando il bambino è su un piano di appoggio (per esempio il tavolo o il fasciatoio) e trattenerlo con una mano se ci si china per prendere qualcosa (per esempio il pannolino per il cambio). Quando si vuole "passare" un neonato o un bambino piccolo ad un'altra persona è prudente appoggiarlo su un piano dal quale l'altra persona lo riprende, anziché effettuare un passaggio "per aria". Evitare poi di affidare un neonato o un bambino piccolo ad un altro bambino.

E ancora:

  • tenere sempre sollevate le sbarre del lettino, che deve comunque essere basso
  • posare sul pavimento (e non su un piano rialzato) il seggiolino
  • non usare il girello e i seggiolini che si attaccano al bordo del tavolo rimanendo sospesi
  • mettere cancelli di sicurezza all'imboccatura delle scale e chiudere a chiave stanze ricche di pericoli
  • assicurarsi che le finestre siano chiuse e non possano essere aperte con facilità
  • controllare la stabilità dei mobili e dei loro cassetti prima che il bambino cominci a camminare
  • non sottovalutare la capacità dei bambini di arrampicarsi, muoversi ed aprire porte e contenitori
  • fornire di una superficie soffice l'area di gioco.



Se il bambino cade, innanzi tutto bisogna capire dove si è fatto male. Gli urti alle ginocchia e ai gomiti hanno raramente delle conseguenze, ma se la parte si gonfia è meglio portare il bimbo da un medico. Se il piccolo piange subito è buon segno: vuol dire che reagisce bene e prontamente. Se invece rimane un po' intontito, è pallido e il pianto arriva in un secondo momento, meglio portarlo al Pronto Soccorso per un accertamento. Altro elemento importante da valutare è il vomito: se il piccolo vomita immediatamente, è probabile che sia per lo spavento, soprattutto se ha appena mangiato. Se invece il vomito si ripete o compare per la prima volta a distanza di qualche ora, meglio portarlo da un medico. Per prevenire la formazione dell'ematoma o del bernoccolo è consigliato applicare del ghiaccio, avvolto in un panno, sul livido entro i primi dieci minuti e tenerlo per circa 20-30 minuti. In seguito si può stendere sulla parte una pomata contro le contusioni.

Se il bambino perde sangue dal naso
La perdita di sangue dal naso (o epistassi), è un evento frequente nel bambino per traumi anche banali a causa della rottura di vasi venosi situati nella parte anteriore del naso. Per controllare l'epistassi sarà in genere sufficiente pinzare la parte anteriore del naso tra pollice ed indice per alcuni minuti (3-5), mentre si consola e si distrae il bambino, che ovviamente è restio ad accettare che il naso sia trattenuto dal soccorritore. Se la perdita di sangue è di una certa entità, potrà giovare tenere il capo del bambino lievemente inclinato in avanti, affinché il sangue fuoriesca anteriormente dalle narici, anziché colare posteriormente in gola causando tosse e fastidio. L'applicazione di ghiaccio o di acqua fredda sul naso potrà giovare, ma non è determinante nel controllo dell'epistassi.

Precauzione nei campi da gioco
Quando si porta il bambino nei campi da gioco è necessario controllare che il campo sia pulito e che non vi siano siringhe abbandonate nella sabbia o tra l'erba. Controllare inoltre che gli impianti non presentino parti danneggiate quindi taglienti, elementi arrugginiti o sporgenze a livello degli scivoli.

In particolare è utile seguire alcuni accorgimenti per agevolare il bambino a giocare in sicurezza:

  • Controllare che la scaletta dello scivolo sia munita di ringhiere adeguate e non sia troppo ripida, e che lo scivolo non presenti sporgenze taglienti. Impedire poi l'affollamento sulla scaletta e sorvegliare i bambini affinché si lascino scivolare uno alla volta. Un bambino troppo piccolo e troppo poco pesante può facilmente rovesciarsi durante la scivolata
  • Sulla giostra è necessario coordinare i bambini affinché salgano e scendano soltanto quando la giostra è completamente ferma: qualche bambino potrebbe spingere la giostra mentre altri stanno scendendo o salendo. La spinta data alla giostra dai bambini più grandi e più pesanti può causare la caduta dei bambini più piccoli
  • Lo spazio attorno alle altalene deve essere delimitato e recintato, affinché chi si avvicina non venga colpito da chi va in altalena. Le altalene per i più piccoli devono possedere uno schienale, la chiusura anteriore e barre metalliche (non catenelle) a cui è fissato il seggiolino. Evitare che i bambini più grandi e più pesanti utilizzino altalene create per i più piccoli (l'altalena potrebbe sbilanciarsi). Evitare infine che un bambino giochi ad intrecciare le catenelle o le funi di sostegno, sia perché si possono rompere sia perché può rimanervi impigliato.


In seguito alla caduta il bambino potrebbe riportare delle ferite che è necessario pulire accuratamente con acqua per eliminare eventuali residui di terra o di sporco che possono provocare un'infezione. In seguito si può disinfettare la ferita con un disinfettante che non brucia (da evitare l'alcool). Se la ferita sanguina molto è bene tamponarla con una garza sterile per circa dieci minuti: se continua a sanguinare è bene portare il bimbo al Pronto Soccorso. La ferita deve rimanere sempre pulita: per le ferite piccole può bastare un cerotto, mentre per proteggere le escoriazioni più estese occorrono garze sterili fissate con un cerotto. Le medicazioni (sia cerotti che garze) vanno cambiate ogni volta che si sporcano o si bagnano. Una volta che si è formata la crosta è bene rimuovere le medicazioni e lasciare libera la ferita fino alla completa guarigione.

Danni da rumore
È dimostrato che il rumore provoca danni reversibili o definitivi dell'udito ed influenza negativamente molti altri organi ed apparati. Il rumore si misura in decibel (dB), generalmente sulla scala A: un rumore di 90 dB(A), pertanto, possiede un'energia sonora 10 volte maggiore rispetto ad un rumore di 80 dB(A). Attualmente si ritiene che un rumore inferiore a 80 dB(A) possa essere tollerato senza danno. Il rumore influenza l'umore delle persone (suoni a bassa frequenza stimolano l'aggressività, causano disturbi del sonno, nervosismo e depressione) e distrae, provoca cioè caduta della concentrazione, peggiorando quindi le prestazioni intellettive e complesse: bambini, ragazzi, persone in genere devono pertanto studiare in ambienti non rumorosi e senza contemporanea esposizione a musiche di qualsiasi tipo.

Bambini ed adulti devono imparare a proteggersi dal rumore perché l'esposizione protratta (ad esempio in ambienti di lavoro) a rumori di 85 dB(A) per 40 anni causa la sordità di 30 dB(A) nel 35 per cento dei soggetti esposti; mentre quella a rumori di 90 dB(A) nel 51 per cento. E una perdita di udito di 30 dB(A) comporta problemi nella comunicazione verbale, cioè nella comprensione di quanto viene ascoltato dal soggetto.

I ragazzi tendono a regolare i riproduttori portatili (mangianastri con cuffia e walkman) a livelli superiori agli 80 dB(A), sia per superare i rumori ambientali sia per l'interesse che prestano alla musica che per il tipo di suono che ascoltano (rock, pop): in tal modo rischiano di procurarsi danni uditivi.

Durante la gravidanza i contatti tra madre e feto sono assicurati anche dalla sensibilità tattile ed uditiva di quest'ultimo: suoni e musiche dolci e continuativi inducono tranquillità nel feto; rumori sincopati, presenti nel rock e nel pop, generano invece stimoli improvvisi che possono mettere in agitazione.

La televisione e Internet 
I bambini che guardano la televisione, usano Internet, giocano con i videogiochi andrebbero seguiti: alcuni programmi televisivi, giochi di Internet e videogiochi possono infatti avere contenuti violenti e/o sessuali.
Quindi controllate i bambini quando usano Internet, affinché non forniscano informazioni personali (per esempio nome, cognome e indirizzo), numeri di telefono o di carte di credito, non comunichino parole di accesso (password), non inviino fotografie personali, di parenti o di amici, non prendano appuntamenti, non rispondano a messaggi molesti o volgari.
Guardare e commentare televisione ed Internet insieme con i bambini li aiuta ad interpretare le varie situazioni, sviluppando il loro senso critico. È bene scegliere i programmi televisivi ed i siti Internet adatti ai bambini insieme con loro, anziché lasciarli senza controllo.

Evitare però di fare usare ai bambini la televisione e Internet:

  • prima di andare a scuola, poiché tali attività sottraggono tempo ed attenzione
  • prima di andare a dormire, poiché tali attività risultano stimolanti e rendono più difficile l'addormentamento, mentre un periodo di calma prima di avviarsi a letto lo favorisce
  • durante i pasti, poiché tali attività interferiscono negativamente sia con l'alimentazione sia con la comunicazione tra i familiari.

Gli animali
Avvicinarsi incautamente agli animali può essere causa di gravi incidenti. In caso di contatto con animali, quindi, sarà utile seguire alcune precauzioni, per esempio: evitare che il bambino si avvicini ad animali estranei (soprattutto quelli selvatici, malati o feriti), segnalare all'Ufficio di Igiene o alla Polizia la presenza di ogni animale selvatico (malato o ferito), insegnare ai bambini a prendere confidenza con gli animali dei vicini sotto controllo dei padroni, purché si tratti di animali docili (mettere invece in guardia i bambini rispetto ad animali pericolosi o irritabili, anche se appartengono ai vicini). E ancora:

  • ricordare che i cani cresciuti in case con soli adulti possono avere problemi di adattamento con i bambini, verso i quali possono diventare inaspettatamente aggressivi
  • riguardo ai propri animali domestici: evitare che abbiano contatti indiscriminati con altri animali; curarsi che siano per carattere e mole adeguati ai bambini; affidarli ai bambini soltanto dopo aver considerato la loro capacità di gestire il rapporto con gli animali
  • non permettere mai ai bambini di avvicinarsi ad animali che stanno lottando, neppure se uno degli animali appartiene al bambino
  • fornire ai bambini l'esempio del rispetto e della cura per gli animali: gli animali non sono giocattoli ma creature vive, che si difendono e mordono quando vengono maltrattate, disturbate o impaurite
  • non tirare la coda a un animale, non sottrargli il cibo, non togliergli giocattoli o altri oggetti con i quali stia giocando, non fargli male né aizzarlo con gesti minacciosi.



In particolare quando si ha a che fare con i cani vanno adottate particolari precauzioni:

  • non ricercare l'amicizia di un cane con gesti o con carezze ma attendere che il cane assuma l'iniziativa annusando la persona
  • evitare nei confronti del padrone di un cane gesti innocenti (per esempio una stretta di mano), che il cane potrebbe mal interpretare
  • non toccare un cane che dorme (lo dice anche un noto proverbio!)
  • non avvicinarsi ad un cane legato confidando appunto nella sua ridotta possibilità di movimento
  • non permettere ad una persona inesperta di dare da mangiare ad un cane: può provare paura di fronte all'animale che si avvicina per prendere il cibo e causare una sua reazione
  • quando ci si avvicina ad un cane, aver cura di fare avvertire la propria presenza, per esempio parlando con voce tranquilla, in modo da evitare che si spaventi e divenga aggressivo
  • quando si incrocia un cane sulle scale, lasciargli il passo verso la parete, poiché il cane tende a passare rasente alla parete.



E con un cane sconosciuto quali precauzioni prendere? Prima di tutto osservare che non manifesti sintomi di malattia: corpo rigido, coda tesa "a mezz'asta", latrato acuto isterico e occhi sbarrati. Se il cane cerca di girare intorno al bambino è bene che egli ruoti lentamente su se stesso, aspetti che il cane si fermi, quindi cerchi di allontanarsi lentamente senza voltargli le spalle. Dovrebbe poi fermarsi ogni volta che il cane si muove. In ogni caso il comportamento da tenere dovrebbe essere quello di fermarsi, rimanere immobili e parlare sotto voce, aspettare ed osservare il comportamento del cane. Infine non dare mai le spalle ad un cane che si stia muovendo verso di voi e non cercare mai di toccare un cane sconosciuto. In bicicletta e in auto Quando un adulto decide di trasportare un bambino in bicicletta, dovrebbe seguire alcune norme di sicurezza per non incorrere in incidenti, prima tra tutti la verifica sulle condizioni generali del mezzo e sul suo funzionamento (dai freni alle gomme, dalle luci al campanello). Il bambino dovrà essere trasportato su un apposito seggiolino sistemato, a seconda del modello, davanti sul manubrio o dietro al sellino della bicicletta. Prima di acquistare il seggiolone accertarsi che sia compatibile con la propria bicicletta e che possa supportare il peso del bambino. Il seggiolino inoltre deve essere provvisto di appoggia piedi per evitare che il bambino infili i piedi tra i raggi.Il bambino deve sempre indossare il casco per proteggere la testa in caso di cadute, un'abitudine che tenderà poi ad adottare in futuro qualora decidesse di guidare una moto. Fa poi parte del buon senso scegliere un percorso facile e sicuro (per esempio, qualora ci fossero, fare uso delle piste ciclabili), pedalare con prudenza e seguire le norme stradali, evitare di trasportare più di un bambino alla volta.

Una volta cresciuto il bambino potrà guidare la sua bicicletta. A questo punto sarà compito del genitore educarlo a seguire piccoli accorgimenti per evitare gli incidenti:

  • indossare sempre il casco
  • i bambini più piccoli devono usare la bicicletta esclusivamente in aree nelle quali non circolino altri veicoli e sotto sorveglianza dell'adulto (anche quelli più grandi devono percorrere, ove possibile, piste ciclabili): chiunque deve evitare di impiegare biciclette su strade strette o a traffico intenso per il reale pericolo di essere vittima di investimento
  • l'attraversamento di incroci affollati ed anche la svolta a sinistra, che richiede di tagliare tutta la carreggiata, vanno effettuati smontando di sella ed accompagnando la bicicletta a mano
  • conoscere la segnaletica stradale e rispettarla: quando si circola per strada è obbligatorio tenere la destra e seguire la direzione del traffico
  • evitare l'uso della bicicletta in caso di pioggia, neve o ghiaccio
  • indossare scarpe con suole di gomma e tenere entrambi i piedi sui pedali; evitare di andare in bicicletta scalzi, con scarpette di plastica o con zoccoli; controllare anche che i pedali non siano di plastica
  • la bicicletta deve essere di taglia adeguata a quella del bambino: il sellino non deve superare l'altezza dei fianchi del bambino, il quale deve raggiungere agevolmente sia il manubrio sia i pedali (senza bisogno di rialzi) e deve toccare agevolmente terra con le punte dei piedi
  • controllare periodicamente il buono stato degli organi meccanici della bicicletta, a cominciare dai freni ed educare i bambini a fare altrettanto.



La prudenza non è mai troppa, soprattutto in automobile. Per questo è necessario utilizzare dei sistemi di sicurezza per il trasporto in auto del proprio bimbo.


Prima regola da seguire è la scelta del seggiolino: l'acquisto deve essere fatto, scegliendo tra i modelli omologati, in base al tipo di sedili e di cinture di sicurezza della propria automobile alle quali verrà agganciato, alla praticità (per incentivare il suo utilizzo anche per tratti brevi) e al fatto che il bambino non riesca da solo a sganciare le cinture di sicurezza. L'ideale sarebbe fare una verifica pratica sulla propria auto per evitare eventuali inconvenienti di incompatibilità. I neonati possono viaggiare sdraiati nella loro carrozzina (omologata e posizionata sul sedile posteriore bloccata con la cintura di sicurezza) o su un apposito seggiolino omologato (posizionato sul sedile anteriore in senso opposto di marcia), con il volto rivolto verso lo schienale del sedile dell'auto, ma solo se la macchina è sprovvista dell'airbag. In presenza di airbag il seggiolino va posizionato sul sedile posteriore dell'auto. Il seggiolino regolabile adatto per bambini dalla nascita fino ai 4 anni va posizionato sul sedile posteriore in direzione al senso di marcia. L'uso del seggiolino è obbligatorio fino a quando il bambino raggiunge i 14 chilogrammi di peso: per i bambini tra i 4 e i 6 anni è obbligatorio l'utilizzo di un cuscino di plastica duro importante perché a seguito di un urto o di una brusca frenata il bambino seduto sul sedile posteriore dell'auto con la cintura di sicurezza allacciata può scivolare sul sedile e rimanere impigliato con il collo alla cintura.

Altre regole da seguire sono:

  • non tenere mai il bambino in braccio, soprattutto se ci si siede sul sedile anteriore
  • i bambini, indicativamente sotto i 12 anni, tenuto conto della piccola statura andrebbero collocati sul sedile posteriore
  • dotare l'automobile, soprattutto se a chiusura centralizzata elettronica, di martello sfonda vetri con taglia cinture e di estintore
  • non lasciare mai i bambini in automobile da soli
  • non acquistare veicoli a motore per i bambini: possono essere pericolosi e non educano al corretto uso del corpo.

Incidenti da aspirazione
Il bambino, nei primi anni di vita, è in continua esplorazione dell'ambiente che lo circonda e, per farlo, usa anche la bocca. Quando comincia a mettere i primi dentini poi, il fastidio che prova viene in parte alleviato mordendo o succhiando tutto ciò che gli capita tra le mani. Il problema è che potrebbe bastare un colpo di tosse per fargli inghiottire, quindi aspirare, il piccolo oggetto. Se il corpo solido va a chiudere le vie respiratorie il bambino potrebbe soffocare, ossia essere impossibilitato a respirare autonomamente: tutto ciò con conseguenze talvolta pericolose. E allora, come lasciargli la possibilità di "assaporare" il mondo che lo circonda senza però compromettere la sua sicurezza? Innanzitutto è necessario porre attenzione nella scelta dei giocattoli: devono essere di materiale atossico e non infiammabile, infrangibili, possedere margini arrotondati e non essere smontabili in pezzi più piccoli.

Evitare poi:

  • che i bambini piccoli giochino con oggetti di piccole dimensioni
  • di dare monete ai bambini, sia come ricompensa sia come gioco
  • di proporgli cibi duri (per esempio le noccioline) o rotondi (come gli acini d'uva) perché richiedono movimenti di triturazione che non sono ben articolati prima dei 4 anni di età
  • di gonfiare palloncini soffiando con la bocca: il palloncino potrebbe essere risucchiato nella faringe, nella laringe o nella trachea e causare soffocamento
  • di lasciare sacchetti di plastica vicino ai bambini piccoli, che utilizzandoli in maniera impropria possono correre il rischio di soffocamento
  • di legare il succhiotto attorno al collo: è bene fissarlo con un nastro di pochi centimetri ad una spilla di sicurezza fissata sul torace



Il momento della nanna
La posizione più sicura per far dormire il bebè è quella supina, ossia a pancia in su. Per quali motivi? Prima di tutto questa posizione agevola il risveglio naturale del bambino e poi i piccoli rigurgiti che si verificano di solito quando si sta a pancia in su costituirebbero, contrariamente a quanto si pensa, un meccanismo di protezione perché il bambino passa dal sonno alla veglia controllando la respirazione. Dormire supini è consigliato soprattutto per prevenire la sindrome della morte improvvisa del lattante, comunemente conosciuta come "morte in culla". Si tratta della morte improvvisa e inaspettata di un neonato durante il sonno e si può verificare durante i suoi primi mesi di vita, di solito tra i 3 e i 6 mesi (ma è piuttosto rara!). Le cause non sono del tutto note, ma ci sono alcuni comportamenti (oltre alla posizione del bambino) che, pur non consentendo di prevenire tutti i casi, contribuiscono a diminuirne l'incidenza.

La culla dovrebbe essere abbastanza ampia per non limitare troppo i movimenti del piccolo: si consiglia di utilizzare culle conformi alle norme di sicurezza, certificate da un'etichetta di garanzia. Le sbarre delle sponde devono essere distanziate meno di 6 centimetri, per evitare che il piccolo possa infilare la testa tra due sbarre. Il materasso deve essere rigido, piatto e ricoprire completamente la superficie del lettino (se avanzasse dello spazio meglio ricoprirlo, per esempio con una coperta arrotolata). Utilizzare un cuscino anti-soffocamento, poi, impedisce al bimbo di sprofondarvi, con conseguenti difficoltà respiratorie. E ancora, non mettere un neonato o un lattante a dormire in compagnia di adulti, i quali nel sonno potrebbero schiacciare il piccolo con il loro corpo. Evitare poi coperte pesanti, che possano intralciare i movimenti del bambino, e una temperatura eccessivamente calda nella cameretta: anche l'eccesso di calore tende a deprimere il bambino e può favorire la "morte in culla". La temperatura ambientale ideale è attorno ai 22°C e non inferiore ai 20°C durante la notte. Infine non lasciare nella culla animaletti di peluche, corde o catenelle.

Durante l'allattamento la mamma deve evitare il fumo e l'assunzione di alcolici e di farmaci (benzodiazepine), che attraverso il latte materno possano deprimere i centri nervosi e respiratori del lattante. L'allattamento materno ben condotto costituisce un fattore di protezione anche nei confronti della "morte in culla". Da evitare poi che qualsiasi persona fumi in presenza del piccolo.

Dalla culla al lettino il passo è breve. Ecco allora una serie di consigli per un sonno tranquillo anche quando il bambino è un po' più cresciuto:

  • accertarsi che le sponde siano alte almeno 60 cm dalla rete al bordo, per evitare che il piccolo cada o possa scavalcarle
  • controllare che le sbarre siano solide e saldamente fissate al bordo del lettino. Se sono in tessuto, è consigliabile che abbiano una retina per permettere al bimbo di guardare fuori
  • fare attenzione alla distanza tra una sbarra e l'altra: non deve essere mai inferiore ai 6 cm e superiore ai 7,5 cm. Potrebbe essere opportuno scegliere un modello con almeno una sponda scorrevole: così sarà più semplice sistemare lenzuola e copertina e cambiare la biancheria.



Il primo soccorso
Un corpo estraneo che entra nel sistema respiratorio provoca la tosse, la quale è di solito in grado di espellerlo: se il bambino tossisce, piange o parla, si può facilitare l'espulsione del corpo estraneo limitandosi a far chinare il bambino in avanti e a dargli qualche colpetto sulle spalle. L'intervento è necessario anche se il bambino ha difficoltà a tossire (a piangere o a parlare), diventa bluastro alle labbra e alle estremità, tende a perdere coscienza o la perde. Mentre si presta il primo soccorso, è bene far chiamare il servizio di emergenza sanitaria 118.

Il soccorso varierà a seconda dell'età del bambino. Se il bambino ha meno di un anno:

  • applicare le labbra sulle labbra del bambino e soffiare dentro aria 3-4 volte: è possibile che si abbia una certa ripresa dell'attività respiratoria spontanea. In alternativa si può tenere il bambino a faccia in giù, appoggiato sul proprio avambraccio, a sua volta appoggiato sulla propria coscia. Afferrare saldamente la mandibola mantenendo la testa del piccolo più in basso rispetto al tronco
  • Somministrare con la mano destra 5 colpi decisi sulla schiena del bambino, tra le scapole
  • Subito dopo rigirare il piccolo mantenendo una mano sulla sua mandibola, afferrando con l'altra mano la schiena e girando il bambino (mantenerlo a testa in giù sulla vostra coscia)
  • Per mezzo delle dita tese esercitare con decisione 5 compressioni indirizzate verso il capo del bambino, a livello della metà inferiore dello sterno, circa un paio di centimetri sotto la linea che unisce i capezzoli
  • Applicare le labbra sulle labbra del bambino e soffiare dentro aria 3-4 volte
  • Se le vie aeree rimangono ostruite, ripetere l'intera procedura.



Se il bambino ha più di un anno ed è cosciente si può seguire la manovra di Heimlich in qualsiasi posizione, cioè con il bambino in piedi, seduto o supino; se il bambino ha perso coscienza, si preferisce eseguirla con il bambino supino sul pavimento.

Manovra di Heimlich con il bambino in piedi o seduto: mettersi dietro al bambino e abbracciare il torace passando le braccia sotto le ascelle; porre il pugno chiuso poco sopra l'ombelico ed alcuni centimetri sotto l'estremità inferiore dello sterno; con l'altra mano posta sopra il pugno esercitare fino a 5 veloci e decise compressioni verso il capo del bambino; se dopo 5 compressioni il corpo estraneo non è ancora stato espulso, applicare le labbra sulle labbra del bambino e soffiare dentro aria 3-4 volte; ripetere quindi l'intera procedura. Ustioni e scottature Le ustioni sono lesioni dovute all'azione del calore sui tessuti corporei. Per giudicare la gravità di un'ustione bisogna considerare la profondità dell'ustione e l'estensione rispetto alla superficie corporea. Maggiore è l'area colpita, maggiore è il numero dei capillari danneggiati. Ciò comporta un'emissione di fluido che può concorrere a causare uno stato di shock. La perdita di fluido diventa significativa se l'area ustionata supera il 10 per cento della superficie corporea del bambino.Le cause possono essere diverse: calore, sostanze chimiche, radiazioni, sfregamento, scossa elettrica. I sintomi variano a seconda del tipo di ustione e vanno dal dolore all'arrossamento dell'area, dal rigonfiamento alla presenza di vesciche, dalla pelle carbonizzata (nel caso di ustioni profonde) allo shock (nel caso di ustioni gravi).

Per evitare che il bambino si scotti o si ustioni è bene mettere in atto una serie di procedure di prevenzione:

  • tenerlo lontano dal fuoco e conservare in luoghi appropriati sostanze infiammabili, come fiammiferi e accendini
  • evitare che i bambini più piccoli entrino in cucina o comunque che si trovino, per esempio, vicino a fuochi accesi, oggetti surriscaldati e forni in funzione. Non tenere oggetti che possano attrarre i bambini (per esempio i loro giocattoli) sopra stufe o altre fonti di calore
  • non tenere in mano recipienti con liquidi bollenti (per esempio una tazzina con il caffè) vicino ai bambini e non bere bevande calde mentre si tiene un bambino in braccio o in grembo
  • non fumare mentre si ha il bambino in braccio o in grembo
  • controllare il calore di qualsiasi alimento liquido o solido prima di offrirlo ad un bambino: attenzione soprattutto agli alimenti scaldati nel forno a micro-onde, poiché il contenitore è tiepido o freddo, mentre il contenuto è bollente!
  • spiegare ai bambini più grandi il corretto comportamento in caso di incendio o di ustioni
  • non permettere ai bambini di usare da soli stufe, ferri da stiro, asciugacapelli



Come intervenire
Se il bambino si è scottato è consigliato raffreddare la parte ustionata sotto l'acqua fredda per diversi minuti. Proteggere poi le parti ustionate con garze sterili o una stoffa pulita. Non applicare polveri, pomate o altre sostanze sulle ustioni. Eventuali vescicole e bolle non vanno rotte. I vestiti bruciacchiati dalle fiamme o contaminati da sostanze caustiche dovrebbero essere tagliati e rimossi senza strappare la pelle rimasta eventualmente attaccata ad essi: se la pelle rimane attaccata ai vestiti bruciacchiati, non rimuovere i vestiti bensì bagnarli in acqua fredda corrente. Mentre il piccolo viene trasportato al Pronto Soccorso continuare a raffreddare la parte il più possibile con una borsa del ghiaccio. La sicurezza del bambino in casa L'ambiente domestico dovrebbe essere il luogo più sicuro per il proprio bambino, ma è proprio qui che si verificano numerosi incidenti. I genitori possono tenere il proprio bambino sott'occhio, proteggerlo e insegnargli come andare alla scoperta della casa. In particolare per proteggerlo dai rischi possono cercare di rendere l'ambiente in cui si muove il più sicuro possibile. Ecco quindi un utile vademecum per far "girare" in sicurezza il proprio bambino in tutte le stanze della casa.

In cucina i pericoli sono molti, soprattutto quando i genitori sono indaffarati a cucinare e non riescono a tenere tutto sotto controllo. Quindi sarebbe bene allontanare i bambini dai fornelli durante la preparazione dei pasti ed evitare di lasciarli soli sul seggiolone o sul tavolo.

Ecco di seguito alcune misure preventive:

  • mettere una griglia di protezione intorno ai fornelli, togliere il coperchio dalla cucina a gas per evitare eventuali ribaltamenti, fare attenzione che i manici delle pentole non sporgano in fuori e che le valvole di sicurezza delle pentole a pressione siano rivolte verso il muro, preferire sempre i fornelli posteriori
  • fare in modo che il bambino non si avvicini al forno quando è caldo e non giochi con le manopole dei fornelli
  • controllare che i recipienti con liquidi bollenti non siano lasciati sul bordo dei piani della cucina o vicini al bambino, anche se si è presenti, in modo che non possa afferrarli; per lo stesso motivo non lasciare mai fiammiferi o accendini alla portata del bambino
  • applicare delle chiusure a prova di bambino sulle porte del frigorifero, del congelatore, della lavastoviglie, sui cassetti contenenti utensili taglienti o comunque pericolosi
  • riporre detersivi e sostanze pericolose in armadietti non raggiungibili dal bimbo o che possano essere chiusi e lasciare sempre tali sostanze nelle loro confezioni originali per non creare pericolose confusioni
  • asciugare subito il pavimento quando si è rovesciato del liquido o qualcosa di scivoloso


In soggiorno meglio fare in modo di tenere fuori dalla portata del bambino soprammobili, vasi, lampade, sigarette, accendini, fiammiferi e tutti gli oggetti piccoli e potenzialmente pericolosi. Inoltre:

  • assicurarsi che i mobili siano stabili ed eventualmente fissarli alle pareti, soprattutto le librerie e gli scaffali
  • verificare che i divani siano imbottiti con materiale non infiammabile e non tossico
  • evitare i tavolini con ripiani di vetro (preferire il cristallo), applicare agli angoli gli appositi paracolpi e sistemarli contro le pareti
  • posizionare il televisore con la parte posteriore verso il muro o comunque in un punto non raggiungibile dal bambino; fare lo stesso con il videoregistratore
  • ricordarsi che alcune piante da appartamento, come la Stella di Natale, sono velenose e quindi poco adatte ad un ambiente dove ci sono bambini
  • assicurarsi che i vetri di porte e finestre siano di sicurezza o antisfondamento o applicarvi la pellicola trasparente protettiva, che in caso di rottura tratterrebbe i pezzi di vetro
  • non lasciare finestre aperte, qui come in tutti gli altri ambienti della casa
  • se ci sono tappeti, renderli stabili posizionando sul fondo la retina di gomma anti-sdrucciolo e controllare che i margini non si arrotolino.


In cameretta al gono i consigli già dati per il soggiorno su mobili, porte e finestre.


Inoltre:

  • preferire mobili solidi, di materiale atossico e ignifugo e con bordi arrotondati
  • riporre i giocattoli in posti facilmente raggiungibili dal bambino, come mobiletti e scaffali bassi, ceste appoggiate a terra, in modo che non debba arrampicarsi per raggiungerli
  • non lasciare i bambini piccoli soli nel lettino con le sponde abbassate o sul fasciatoio
  • usare indumenti da notte in tessuto non infiammabile, comodi e senza nastri per evitare soffocamenti
  • non coprire le lampade con indumenti o altro
  • coprire i radiatori caldi con un asciugamano bagnato
  • non lasciare la chiave inserita dalla parte interna della porta
  • applicare specifiche protezioni in gomma alle prese della corrente, sia nella cameretta del bambino sia in tutte le altre stanze.


In bagno i bambini, soprattutto se hanno meno di tre anni, non devono mai essere lasciati soli, soprattutto quando stanno facendo il bagnetto, per evitare cadute o annegamenti. Per evitare incidenti è bene regolare lo scaldabagno o la caldaia ad una temperatura inferiore a 55°C, miscelare l'acqua quando si riempie la vasca e verificare la temperatura prima di immergere il bimbo. Inoltre:

  • se c'è un armadietto per i medicinali, dotarlo di chiusura di sicurezza o posizionarlo in modo da non essere raggiunto dal bambino: lo stesso va fatto per i detersivi, le sostanze chimiche o comunque pericolose, lo spazzolone del gabinetto, i cosmetici e i rasoi
  • la doccia deve avere i vetri infrangibili o la tendina di plastica
  • non usare il phon o altri apparecchi elettrici mentre il bimbo fa il bagno, fare attenzione che non ci sia umidità e che le mani siano asciutte.



Sulle scale mai lasciare il bambino solo (neanche sul pianerottolo) ed evitare di lasciare giocattoli o altri oggetti sulle stesse. Le scale dovrebbero avere una buona illuminazione, ringhiere con doppio corrimano (uno più basso per i bambini) e con una distanza tra le sbarre tale da non permettere il passaggio della testa del bambino. Se possibile, mettere un cancelletto di sicurezza in cima ed uno in fondo alle scale. Applicare su ogni gradino delle strisce anti-sdrucciolo.