Allarme pidocchi a scuola di mio figlio: che cosa devo fare?

La pediculosi è il termine che definisce l'infestazione della testa dell'uomo da parte dei pidocchi. I pidocchi sono dei piccoli insetti lunghi da 2 a 4 millimetri muniti di zampette uncinate che consentono loro di ancorarsi ai capelli e che si localizzano principalmente all'altezza della nuca, dietro le orecchie e sulle tempie; sono di colore bianco-grigiastro e facilmente si mimetizzano con il colore dei capelli dell'ospite per cui risulta difficile vederli. Vivono e si riproducono esclusivamente sulla testa dell'uomo. La femmina, che vive circa un mese, deposita fino a 10 uova (lendini) al giorno che sono di colore grigio-perlaceo e che si fissano sulla base del capello.
Dopo un periodo di circa 10 giorni la lendine si schiude per far uscire la ninfa, grande quanto una capocchia di spillo, la quale impiega circa due settimane a maturare ed a diventare un insetto adulto.
I pidocchi sono insetti ematofagi, si nutrono infatti di sangue umano che prelevano pungendo il cuoio capelluto, ma non trasferiscono assolutamente nessuna malattia da un individuo ad un altro.

Trasmissione

I pidocchi, come spesso si è soliti pensare, non amano le teste sporche: sono infatti indifferenti all'igiene.
Questi piccoli parassiti non volano e non saltano per cui il contagio avviene per contatto diretto del capo oppure indirettamente tramite lo scambio di effetti personali come cappelli, sciarpe, pettini, cuscini ecc.
Il contagio è quindi molto frequente negli ambienti chiusi e dove è presente un'alta densità di persone come per esempio le scuole e le caserme. I bambini quindi, che socializzano attraverso il gioco ed il contatto fisico, sono tra le vittime preferite dei pidocchi.

Pediculosi
L'infestazione da pidocchi si manifesta soprattutto con un prurito molto intenso al capo. Il cuoio capelluto può apparire arrossato e se le lesioni provocate dal grattarsi si infettano può comparire un moderato ingrossamento delle linfoghiandole situate dietro le orecchie e nella parte posteriore del collo.

Trattamento
I bambini che frequentano scuole con focolai di pidocchi dovrebbero essere controllati due volte alla settimana. Come? È necessario procedere ad un esame paziente ed accurato dei capelli, magari aiutandosi con un pettine a denti stretti, per verificare se ci sono gli animaletti (che però possono sfuggire all'osservazione) e soprattutto se sono presenti le uova, piccoli puntini biancastri dalla forma allungata localizzate a qualche millimetro dalla base del capello. Al contrario della forfora che si elimina con facilità le lendini, grazie ad una particolare sostanza adesiva, appaiono saldamente attaccate ai capelli.

Nel caso si trovassero parassiti o uova il problema può essere facilmente risolto lavando i capelli con uno degli specifici shampoo antiparassitari disponibili in farmacia (in genere tutti a base di piretroidi) avendo l'accortezza di lasciarlo agire per 5 minuti. Una volta asciugata la testa è indispensabile controllare accuratamente il capo separando i capelli con un pettine a denti molto fitti e quindi staccare manualmente le lendini rimaste attaccate ai capelli. Dopo 8 giorni è opportuno ripetere il trattamento per eliminare i pidocchi nati dalle eventuali uova non rimosse. In questo modo i parassiti vengono facilmente eliminati ma è bene tenere presente che nessun prodotto ha effetto preventivo e che quindi non è possibile escludere in tempi successivi una nuova reinfezione.

In caso di infestazione scolastica è opportuno ispezionare il capo non solo del bambino ma anche di tutti gli altri componenti della famiglia.

Bisogna disinfettare lenzuola, federe, abiti, biancheria e quanto sia venuto a contatto con i parassiti lavandolo in acqua a 60° oppure se questo rischia di rovinare i tessuti portandolo in tintoria per sottoporlo ad un lavaggio a secco. È indispensabile lavare accuratamente spazzole e pettini immergendoli in una bacinella con shampoo antiparassitario per 10 minuti. Precauzioni
Per evitare la trasmissione della pediculosi bisogna educare i bambini ad imparare a non ammucchiare i capi di vestiario sopra quello di altre persone e soprattutto a non scambiarsi oggetti personali come pettini, spazzole, cappelli, sciarpe, fermagli, asciugamani. Inoltre bisogna prendere l'abitudine di sorvegliare sistematicamente il capo dei propri figli, soprattutto a livello della nuca e dietro le orecchie, in modo tale che se fosse presente un'infestazione da pidocchi si possa procedere tempestivamente con il trattamento antiparassitario.

Precauzioni
Per evitare la trasmissione della pediculosi bisogna educare i bambini ad imparare a non ammucchiare i capi di vestiario sopra quello di altre persone e soprattutto a non scambiarsi oggetti personali come pettini, spazzole, cappelli, sciarpe, fermagli, asciugamani. Inoltre bisogna prendere l'abitudine di sorvegliare sistematicamente il capo dei propri figli, soprattutto a livello della nuca e dietro le orecchie, in modo tale che se fosse presente un'infestazione da pidocchi si possa procedere tempestivamente con il trattamento antiparassitario.