Prevenire e combattere l'influenza
L'influenza è un'infezione respiratoria acuta causata da virus; i virus influenzali, numerosi e diversi, appartengono a tre ceppi distinti: A e B, responsabili della sintomatologia influenzale classica e C, meno significativo da un punto di vista clinico. In genere ogni anno il virus influenzale viene definito con un nome geografico che indica la zona in cui sono stati segnalati i primi casi. A differenza di altre malattie virali per l'influenza non vale il principio che una volta contratta la malattia l'organismo rimane immunizzato e questo perché i virus influenzali, soprattutto quelli del ceppo A, sono geneticamente instabili e quindi tendono a cambiare ogni anno.
Come si trasmette?
La sorgente d’infezione è l’individuo infettato che elimina il virus quando starnutisce, quando tossisce o anche semplicemente quando parla. L’influenza si diffonde tipicamente durante il tardo autunno e l’inverno quando l’aria fredda favorisce la trasmissione del virus e quando le persone per ovvi motivi climatici non tendono a stare all’aria aperta ma piuttosto in ambienti chiusi e poco areati.
Qual è la sintomatologia influenzale?
L’influenza in genere si manifesta con un esordio brusco ed improvviso caratterizzato da febbre di solito superiore ai 38°C, mal di testa, dolore agli occhi, brividi, malessere e dolori muscolari, affaticamento e debolezza; successivamente subentrano i sintomi a carico dell’apparato respiratorio quali il mal di gola, la tosse ed il raffreddore. L’influenza, nei soggetti sani, tende a risolversi nel giro di pochi giorni ma in alcuni casi può diventare pericolosa.
Quali sono i soggetti a rischio?
Gli anziani (di età superiore a 65 anni) i bambini, le persone con un sistema immunitario indebolito da terapie o da malattie e tutti coloro che sono affetti da patologie respiratorie, cardiocircolatorie o da malattie croniche sono da considerarsi soggetti a rischio e più facilmente possono andare incontro all’insorgenza di eventuali complicazioni come bronchiti, polmoniti e broncopolmoniti.
Come prevenire l'insorgenza dell’influenza?
Il principale strumento preventivo nei confronti dell’influenza è senza dubbio la vaccinazione che riduce notevolmente le probabilità di contrarre la malattia.
Ci si può ammalare anche se vaccinati? Sì, ma i sintomi influenzali saranno più lievi e si eviterà l’insorgenza di eventuali complicazioni per cui la somministrazione del vaccino viene raccomandata a tutte le persone considerate a rischio.
La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata a coloro che svolgono attività lavorative in comunità e che potrebbero trasmettere la malattia a soggetti a rischio (ad esempio personale sanitario ed insegnanti) ed anche alle persone che lavorano a stretto contatto con gli animali.
La vaccinazione deve essere effettuata all’inizio di ogni stagione influenzale perché di anno in anno il virus anche se di poco tende a modificare la sua struttura; la vaccinazione va fatta solamente se ci si trova in buona salute ed il periodo più indicato per la sua somministrazione è indicativamente quello compreso tra la metà ottobre e la fine novembre.
Quando si viene colpiti dal virus come ci si cura?
Per i casi senza complicazioni la terapia è essenzialmente sintomatica, mira cioè a curare solamente i disturbi causati dalla sindrome influenzale; a questo scopo possono essere assunti diversi farmaci da banco, sicuri se usati con criterio, che agiscono abbassando la febbre, alleviando il mal di testa ed i dolori muscolari, calmando la tosse.
E’ inutile assumere antibiotici perché sono inefficaci nei confronti dei virus; questi farmaci vanno usati esclusivamente quando si manifestano delle complicazioni di natura batterica e comunque solamente quando il medico lo ritiene necessario.
L’influenza più che con i farmaci va curata con il riposo a letto: bisogna evitare di uscire, di esporsi al freddo, di stancarsi. E’ consigliabile mantenere l’ambiente caldo ma areato e soprattutto ben umidificato perché l’aria secca irrita le vie respiratorie e le rende più sensibili nei confronti degli agenti patogeni; è importante oltre che bere molta acqua per favorire l’espettorazione e reintegrare i liquidi ed i sali minerali persi con la sudorazione anche non coprirsi troppo per non impedire la naturale riduzione della temperatura corporea.
Se la febbre rimane alta per oltre una settimana è opportuno consultare il proprio medico.
Per evitare di ammalarsi, comunque, è buona norma evitare gli ambienti chiusi e sovraffollati; è bene inoltre tenere presente che il fumo rende le persone più suscettibili nei confronti delle malattie dell’apparato respiratorio.