Ferite e abrasioni
La ferita è una lesione dello strato superficiale della pelle, a volte con relativa perdita di sangue. Ci sono diversi tipi di ferite: abrasione (una lesione superficiale della pelle o della mucosa causata da un trauma che colpisce di striscio la superficie del corpo, senza fuoriuscita di sangue escoriazione (una lesione superficiale della pelle con fuoriuscita di sangue) ferita da punta (provocata da oggetti appuntiti) ferita da taglio (provocata da oggetti taglienti, con bordi regolari) ferita lacera (provocata da oggetti taglienti, con bordi irregolari, talora scollati) ferita lacero-contusa (provocata da oggetti taglienti, con bordi irregolari e con sottostante contusione). Di solito, è sufficiente pulire con cura la ferita, partendo dall'interno e poi andando verso l'esterno, con una garza imbevuta di acqua ossigenata o di un altro disinfettante. Occorre poi coprire la lesione con un cerotto, facendo attenzione che la parte adesiva non venga a contatto con la ferita. Se la ferita appare profonda, ma non estesa, e non c'è stata perdita di sangue, è necessario condurre l'infortunato al Pronto Soccorso più vicino dove ricorreranno all'iniezione di immunoglobuline specifiche antitetano, per evitare infezioni. Una volta che la ferita si è cicatrizzata, comunque, è bene togliere il cerotto.
Le Ferite
La ferita è una lesione dello strato superficiale della pelle, a volte con relativa perdita di sangue. Ci sono le abrasioni (lesioni superficiali della pelle causate da un trauma che colpisce di striscio la superficie del corpo, senza fuoriuscita di sangue), le escoriazioni (lesioni superficiale della pelle con fuoriuscita di sangue), le ferite da punta (provocate da oggetti appuntiti), da taglio (provocate da oggetti taglienti, con bordi regolari), lacere (provocate da oggetti taglienti, con bordi irregolari, talora scollati) e lacero-contuse (provocate da oggetti taglienti, con bordi irregolari e con sottostante contusione). Quando non si verifica perdita di sangue (come nelle abrasioni) la guarigione di solito avviene spontaneamente nel giro di pochi giorni. Sarà sufficiente disinfettare la parte. Nel caso si verifichi una leggera fuoriuscita di sangue (come nelle escoriazioni) sarà bene lavare e disinfettare con cura la ferita provvedendo a proteggerla con un cerotto.
A seconda del decorso, le ferite si distinguono in ferite acute e ferite croniche.
Se si verifica emorragia
Una ferita può anche provocare un'emorragia, che si verifica quando viene leso un vaso sanguigno: un capillare, un'arteria o una vena. L'emorragia è tanto più seria quanto più importante è il vaso leso.
Un'intensa fuoriuscita di sangue induce nel ferito uno stato di shock. Se l'emorragia non si interrompe dopo un breve periodo, e si sospetta la lesione di un'arteria o di una vena, è opportuno portare il ferito, se possibile, in ospedale, senza mai interrompere la pressione.
Nelle gravi emorragie traumatiche degli arti superiori e inferiori, può essere consigliabile applicare un laccio emostatico, un'operazione che va eseguita solo nei casi di effettiva necessità. Infatti, l'arto così costretto va incontro ai rischi dovuti a cattiva ossigenazione di una sua parte. In ogni caso, una volta applicato, il laccio non va rimosso.
La legatura va fatta con materiale poco elastico (per esempio, una cinta, una cravatta o una sciarpa). L'infortunato deve essere accompagnato nel più breve tempo possibile all'ospedale, facendo sempre presente l'ora in cui è avvenuto l'infortunio e l'ora nella quale è stato applicato il laccio.
Evitate di ricorrere a legacci di gomma e a legature effettuate con l'aiuto di un bastoncino legato all'estremità del laccio e girato più volte per stringere la legatura.
Infine, una ferita si può infettare. Nel caso di ferite lievi, l'emorragia si arresterà spontaneamente e in poco tempo. È bene quindi lavare la ferita e fasciarla per evitare la contaminazione.
Tipi di emorragia
Il primo pericolo di una ferita è l'emorragia, che si verifica quando viene leso un vaso sanguigno (capillare, arteria o vena). L'emorragia è tanto più seria quanto più importante è il vaso leso.
- Emorragia capillare: il sangue si raccoglie lentamente nella ferita in piccola quantità ed è di colore rosso vivo.
- Emorragia arteriosa: il sangue è ricco di ossigeno ed è di colore rosso vivo. Fuoriesce con getto evidente e intermittente in sincronia con il battito cardiaco.
- Emorragia venosa: il sangue ha colore rosso scuro e fuoriesce con un getto che può essere abbondante ma debole, con scarsa pressione.
Cosa fare
- Lavate accuratamente e a lungo la ferita con acqua e sapone, facendo attenzione a rimuovere eventuali materiali estranei (polvere, schegge, terra, sassetti)
- per disinfettare la ferita si può usare acqua ossigenata o un altro disinfettante
- fasciate in modo appropriato la ferita usando della garza sterile
- se non riuscite a pulire a fondo la ferita, è consigliabile utilizzare una polvere o una pomata antibiotica
- se la ferita è seria, non cercate di rimuovere il corpo estraneo (potreste aggravare l'emorragia): cercate, invece, di tamponare la ferita e fasciate a monte e a valle del corpo estraneo; rivolgetevi quindi al Pronto Soccorso più vicino.
Ricordate sempre che qualsiasi ferita, soprattutto quelle da punta, può essere infettata dal bacillo del tetano e quindi la profilassi antitetanica va sempre attuata. Oltre ad un'accurata pulizia e alla disinfezione della ferita occorrono, quindi, misure profilattiche specifiche, come la vaccinazione e l'inoculazione di immunoglobine antitetaniche (per le quali è bene consultare il medico). Se si è incerti sulla storia delle precedenti vaccinazioni antitetanica, è bene ripetere comunque l'immunizzazione.
Medicare una ferita
La medicazione di una ferita è una procedura semplice, ma da fare con cura, per la quale sono necessari pochi materiali (sarebbe bene tenerli sempre in casa!): una fascia, acqua e sapone, ovatta o garza sterile. Se la fasciatura viene fatta in modo corretto e accurato può essere conservata per 7-8 giorni, fino a che la ferita non sia rimarginata. Passato questo periodo la fasciatura può essere tolta in modo da far prendere aria alla ferita.
Ecco i passaggi da seguire per una buona medicazione:
- evitare la contaminazione dei germi
- lavarsi con cura le mani prima di cominciare la medicazione
- non toccare con le mani la parte della benda o del cerotto che andranno a contatto con la ferita
- non toccare con le mani la ferita
- la garza tende ad aderire alla ferita e all'abrasione, quindi, togliendola, è necessario prestare attenzione per non danneggiare la nuova pelle in formazione.
Per ferite più importanti, che avessero bisogno della sutura, è consigliabile portare la persona ferita dal medico o presso il pronto soccorso.
I falsi miti sulle ferite: cosa è vero e cosa no.
Abrasione
Si tratta di una lesione superficiale della pelle o della mucosa causata da un trauma che colpisce di striscio la superficie del corpo. Se il trauma è piuttosto violento, e quindi gli strati cellulari coinvolti sono abbastanza numerosi, l'abrasione si inumidisce per la presenza di una piccola quantità di liquido chiaro (la linfa) che poi, rapprendendosi, forma una sottile crosticina giallastra. Se oltre alla linfa c'è anche qualche goccia di sangue si parla di escoriazione.
Cosa fare
La guarigione di solito avviene spontaneamente, senza cure particolari e nel giro di pochi giorni. La crosta, che è molto sottile, prima si spezza e poi cade da sola senza lasciare cicatrici: gli strati lesi del trauma, infatti, vengono sostituiti facilmente da altri strati cellulari prodotti in profondità.
Spesso, però, le abrasioni sono relativamente estese; nei bambini, poi, avvengono spesso per sfregamento col terreno o con altri materiali polverosi o sporchi di terriccio e possono diventare facilmente la porta di entrata di germi, quindi di infezioni. Proprio per questo è necessario lavare accuratamente la ferita con acqua e sapone, trattarla con un disinfettante e proteggerla con una medicazione (per esempio, un cerotto ma facendo attenzione alla parte adesiva).
Per una pronta guarigione non dimenticare mai di sciacquare attentamente con acqua e sapone (e di disinfettare) e soprattutto di non grattare via la crosticina che si forma: verrà via da sola nel giro di pochi giorni.