Ansia sociale e social network: utili o dannosi?

Con l'uso sempre più diffuso e invasivo dei social network in ogni momento e aspetto della vita, viene spontaneo chiedersi quale possa essere il loro impatto sulla qualità e sulle modalità delle relazioni interpersonali, sia con le persone con cui si condividono abitualmente anche momenti della vita reale sia con "contatti" puramente virtuali.

Il fenomeno Facebook ha assegnato un significato completamente diverso alla parola "amico" e ha introdotto nuove regole di comunicazione che possono avere risvolti positivi in determinati contesti, ma anche creare serie difficoltà relazionali in altri.

Tutti gli utilizzatori sono esposti al rischio di veder in qualche modo deteriorata la propria vita sociale "in carne e ossa" a causa di un eccesso di post e selfie che offrono un'immagine un po' distorta di se stessi e degli altri, ma ad avere maggiori probabilità di essere messi in crisi dall'uso dei social network sono soprattutto le persone psicologicamente più fragili e, in particolare, chi soffre di ansia sociale.

Alcuni esperti ritengono che Facebook possa rappresentare un mezzo vantaggioso per "allentare" la tensione del primo incontro con una persona sconosciuta, grazie al preliminare contatto online, e facilitare la relazione dal vivo.

Un studio pubblicato sulla rivista scientifica di settore Cyberpsychology, Behavior, and Social Networking indica che, in realtà, è molto probabile che avvenga esattamente il contrario e che l'idea di incontrare un "amico" mai visto, ma al quale si sono già fornite informazioni su di sé e rispetto al quale si nutrono più o meno consapevolmente delle attese, possa rendere ancora più stressante l'interazione diretta.

In particolare, analizzando le reazioni emotive di 26 giovani donne di età compresa tra 18 e 20 anni durante un incontro con uno sconosciuto precedentemente contattato in Facebook o mai intercettato nel social network, i ricercatori hanno verificato che nel primo caso il livello di "sollecitazione emotiva" (misurato con una specifica tecnica elettrofisiologica chiamata "Galvanic skin response - GSR", reazione galvanica epidermica) era maggiore.

Secondo gli Autori, questo riscontro lascia supporre che per i soggetti affetti da ansia sociale Facebook non rappresenti un aiuto, ma anzi una complicazione ulteriore. Che si soffra di ansia sociale o meno, poi, i ricercatori avvertono le giovani donne a prestare particolare attenzione alle modalità e alle sensazioni connesse all'uso del social network: a quanto pare, infatti, il sesso femminile tende a essere più suscettibile allo "stress da Facebook" e a sviluppare emozioni negative dopo l'interazione online.

Fonti:Rauch SM et al. Face to face versus facebook: does exposure to social networking web sites augment or attenuate physiological arousal among the socially anxious? Cyberpsychol Behav Soc Netw, 2014; 17(3):187-90. doi:10.1089/cyber.2012.0498