#STOBENEGRAZIE: a Roma la campagna di sensibilizzazione sulla depressione

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  • Published: 23 set 2023

Dal 23 settembre al 15 ottobre per quattro week-end nella piazza del Museo MAXXI di Roma, una opera d’arte immersiva come metafora dei sintomi depressivi per contrastare i pregiudizi e lo stigma associati alla depressione

Roma, 28 settembre 2023 - È la prima causa di disabilità a livello globale, con circa 300 milioni di persone nel mondo che ne soffrono. I numeri della depressione sono impressionanti, ancor più se si pensa che i dati potrebbero essere sottostimati, e soprattutto che a seguito della pandemia da COVID-19 si è registrato un trend in netto aumento, le cui conseguenze e il cui impatto a livello di certe fasce della popolazione stanno a poco a poco affiorando, delineandosi come un’emergenza nell’emergenza. È infatti aumentato il numero di italiani che soffre di depressione; una patologia silenziosa, spesso sottostimata, perché circondata ancora oggi da vergogna e stigma sociale.

La depressione influenza negativamente il periodo più produttivo delle persone, con un impatto significativo sul piano sociale, familiare e spesso anche professionale. Secondo i dati dell’ISS i giorni al mese trascorsi in cattiva salute per le persone con depressione variano dagli 8 per gli adulti contro l’1 delle persone non affette da depressione; ai 15 per gli ultra65 contro i 2 delle persone non affette da depressione

Un dato particolarmente rilevante è l’aumento d’incidenza nelle giovani generazioni. Secondo i dati PASSI il 7% dei diciottenni riferisce di avere sintomi depressivi. A favorirlo, sono probabilmente altri fenomeni dilaganti tra i giovani, quali l’abuso di alcol e di stupefacenti, le diete scorrette e la scarsa igiene del sonno, accompagnate da una struttura familiare, sociale e occupazionale sempre più disgregata.

Inoltre, uno studio condotto a livello globale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha evidenziato - dopo il primo anno di pandemia Covid-19 - un aumento di oltre il 25% dei soggetti con disturbi di ansia e depressione.

Con lo scopo di accendere una luce su questa patologia, nasce #STOBENEGRAZIE una campagna di sensibilizzazione realizzata con il contributo non condizionante di Angelini Pharma che ha l’obiettivo di accrescere l’informazione e la consapevolezza sui temi della salute mentale e dei disturbi depressivi.

Troppo spesso questi disturbi vengono tenuti nascosti o minimizzati, anche quando si manifestano nelle forme più lievi. Per timore di essere etichettati e stigmatizzati, coloro che soffrono di depressione alla domanda “Come stai?” tendono a rispondere “Sto bene, grazie”; da qui il titolo della campagna che intende scardinare i pregiudizi verso ogni forma di disagio mentale. 

Con la campagna #STOBENEGRAZIE si vuole sensibilizzare le persone affette da depressione i loro familiari e amici, i professionisti della sanità e l’opinione pubblica su come si possa convivere con la malattia e superarla, ma anche continuare a contrastare il pregiudizio e lo stigma associati a questa patologia grazie a linguaggi nuovi e inclusivi come quello dell’arte.

#STOBENEGRAZIE, infatti, prevede la realizzazione di una vera e propria installazione artistica, una BOX – una scatola.  Accedendo gratuitamente alla BOX, i visitatori potranno percorrere quattro stanze, una diversa dall’altra, in cui performance artistiche diventano metafora delle difficoltà quotidiane dei malati di depressione.

La BOX di #STOBENEGRAZIE occuperà gli spazi esterni del Museo MAXXI di Roma per quattro week-end (23/09-24/09 | 30/09-01/10 | 07/10-08/10 | 14/10-15/10).

 

Le quattro stanze di #STOBENEGRAZIE

Un percorso difficile

Nella prima stanza, tramite pesanti tendaggi e un pavimento inclinato - che non viene immediatamente percepito, ma che rende più faticoso l’incedere del visitatore - sarà simulato lo stato di costrizione, di difficoltà ad andare avanti, condizione di molte persone afflitte da disturbi depressivi. 

Arte performativa

Il visitatore si trova davanti a un telo di tessuto elastico, dietro al quale una performer danzatrice, Jeannie Nitro, si muove come se fosse prigioniera. Il tessuto evidenzia i suoi movimenti e la danzatrice interpreta la sensazione di essere in trappola e di non riuscire a liberarsi, lasciandosi trasportare dalle musiche di Ehxnash.

Breve mostra videografica

Il visitatore ha accesso alla terza stanza, simile a un breve corridoio. Sul muro uno o più schermi riprodurranno un video artistico che racchiuderà, con suoni, musiche e immagini, cosa significa davvero la depressione. Il montaggio dapprima rappresenterà alcune forme depressive, per poi pian piano cambiare, trasformarsi, veicolare un messaggio di speranza e di fiducia. L’intento è far passare l’idea che, con costanza, consapevolezza e con le giuste cure, sia possibile gestire la depressione, guarire dalle forme lievi, convivere con i disturbi in modo non limitante e più leggero.

Verso l’uscita

Presenterà una luce soffusa, ma rassicurante. Verrà installato uno specchio di fronte al quale improvvisamente lo spettatore si troverà faccia a faccia con sé stesso. Accanto allo specchio, un arco dividerà idealmente la stanza in due aree distinte. Dall’arco si vedrà un albero, simbolico, dipinto in tinte tenui e rassicuranti. Passato l’arco, sarà visibile una scritta sopra la porta d’uscita: “E quindi uscimmo a riveder le stelle”. Il verso dantesco che chiude il primo libro della Divina Commedia racchiude proprio la speranza, il passaggio verso la luce, l’uscita da un “inferno” verso qualcosa che alleggerisce e libera l’animo e la mente.